Al museo Novecento la mostra di Gaetano Pesce 'Maestà tradita' inaugura le nuove sale

Da sinistra a destra Nardella, Sgarbi e Risaliti

L'esposizione andrà avanti fino all'8 febbraio


Gaetano Pesce inaugura a Firenze le nuove sale espositive del Museo Novecento con la mostra “Maestà tradita”, promossa dal Comune di Firenze e organizzata da Mus.e a cura di Sergio Risaliti e Vittorio Sgarbi, che sarà aperta da domani 21 ottobre 2016 all’8 febbraio 2017.

L’artista, designer, architetto, creatore di icone come la celebre poltrona Up, fin dalla fine degli anni ’60 ha messo al centro della propria ricerca interdisciplinare la donna e con essa l’intero universo femminile e, collegando in questa sua intuizione gli aspetti più profondi e arcaici dell’essere donna (il femminino) alla realtà sociale, politica ed economica del nostro tempo.

Antropologia, storia dell’arte, sociologia, folclore, biopolitica, geopolitica: nel suo approccio Gaetano Pesce abbraccia tutte le tecniche e le diverse fonti culturali per riproporre esperienze e informazioni in forme fantastiche, sperimentando immagini e materiali con una libertà espressiva e iconografica assolutamente esemplari.

Secondo Pesce “… la multidisciplinarietá artistica visita il nostro tempo… non ama le gerarchie tra i diversi linguaggi dell’espressione… la creatività odierna non si ritrova più nella coerenza… I linguaggi riconoscibili annoiano, e appartengono al passato… la complessità del nostro tempo riflette diversità di valori, anche contraddittori, che formano il pluralismo, l’incoerenza e il comportamento molteplice. La natura femminile, con le sue sfaccettature, coincide con l’essere della nostra epoca: per questo penso che la donna sarà la protagonista del tempo futuro".

Fin degli esordi Gaetano Pesce ha contribuito ad abbattere i confini tra architettura, arte e industria, costruendo un universo immaginifico di progetti e di oggetti diventati vere e proprie icone della creatività, ormai riconosciuti e analizzati in tutto il mondo accademico e non solo. Le opere “multidisciplinari” di Pesce fanno, infatti, parte delle collezioni permanenti delle più importanti istituzioni culturali. Presente in tutti i più prestigiosi musei americani, dal MoMA al Metropolitan Museum, dal Vitra Museum al Louvre, Pesce ha esposto ovunque in Europa e nel resto del mondo, dal parigino Centre Pompidou al MAXXI di Roma.

Nel Museo Novecento il percorso espositivo si snoda tra le nuove sale espositive e la Cappella interna, in un’esposizione dalla doppia valenza: performativa e antologica. Con circa venti disegni, di cui moltissimi inediti, viene ad essere rappresentata l’evoluzione, dagli anni Sessanta ad oggi, di quella che è stata la tematica fondamentale di uno dei più grandi interpreti dell’arte e dell’architettura contemporanea: quella della donna come centro del mondo, e del femminino come forza creativa assoluta.

Ogni sala costituirà un’installazione multisensoriale che comunica attraverso odori, sostanze liquide, suoni, elementi vari, la difficoltà di essere donna in un mondo ancora dominato dalla omogenea e conservativa natura maschile. Al centro della sala maggiore viene esposta una Up rivestita di abiti femminili, tutti diversi per forma e colore, una scultura monumentale che giganteggia nello spazio, inneggiando alle donne, al valore della differenza, al rispetto del corpo femminile e della sua multiforme sensibilità.

La grande UP vestita è circondata infatti da sei Up galeotte, ognuna delle quali incatenata a una palla di ferro, simbolo inequivocabile di schiavitù e di limitazione della libertà. La mostra è ricca di momenti performativi che coinvolgono il visitatore in un viaggio emotivo e sensoriale sviluppato senza retorica ma con poetico, crudo espressionismo.

Informazioni

Museo Novecento, piazza Santa Maria Novella
Tel. 055-2768224, 055-2768558 (da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 14.00 -17.00, domenica e festivi 9.30-12.30)
Mail info@muse.comune.fi.it
Web www.museonovecento.it

 

 

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