
L’attuale amministrazione in più di una occasione è intervenuta sulla stampa locale per esternare il lavoro fatto nel campo urbanistico sempre aggirando la verità; ma procediamo per gradi.
1) Appena insediata ha riaperto le osservazioni adducendo argomenti che non sono tali, come la mancata informazione ai cittadini: costo Euro 50.000
2) Dopo un anno ecco l’annuncio eclatante: il Comune dice che il territorio, con la variante al nuovo piano strutturale, diventerà più verde e l’ambiente sarà al primo posto.
Bugia colossale, nell’anno 2014 è arrivata la legge regionale n. 65 con la quale sui attuava il piano di gestione delle Cerbaie; giungeva così a termine un percorso iniziato nell’anno 1977, andato avanti con la Convenzione di RAMSAR del 2000 a cui l’Amministrazione comunale dette la propria adesione nel 2004. Questa legge individuava le Cerbaie, di cui il nostro territorio collinare fa parte, come Sito di importanza regionale e Sito di importanza comunale, dunque si trattava di applicare tale legge sulla cartografia rendendo di fatto quasi impossibile cementificare in quei luoghi soggetti a vincoli.
Il piano di gestione di competenza provinciale, al riguardo merita ricordare che due componenti dell’attuale Giunta facevano parte dell’amministrazione provinciale ed erano a conoscenza di tale piano. Allora perché riaprire le osservazioni e buttare del denaro dei cittadini?
3) La nuova variante al Piano strutturale costa ai cittadini e non alla Giunta altri 50.000 euro; questa è efficienza o approssimazione?
4) Il territorio comunale ha subito un atto scellerato e per capirsi bene come i Lanzichenecchi con il sacco di Roma.
Alcuni sindaci ed assessori hanno contribuito attivamente progettando direttamente.
Evitate di fare annunci fuori luogo, ci sono i documenti che dimostrano tali fatti. Un consiglio espresso anche negli anni passati: se il vostro lavoro è l’urbanistica non potete essere in una posizione privilegiata rispetto ad altri, visto i risultati avuti che effetto hanno avuto, negativo.
La penisola si porta dietro vecchi problemi ed anche a livello locale ha sempre prevalso il “particolare” del Guicciardini e non “il Principe” di Macchiavelli.
P.R.I.
Santa Maria a Monte
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