
Numerose personalità della Sinistra del Lungomonte pisano scendono in campo e promuovono la costituzione di uno spazio per diffondere e spiegare le ragioni del No per il Referendum del 4 dicembre 2016.
“La riforma della Costituzione è una vera e propria riscrittura della stessa, in quanto andrebbe a toccare 47 articoli. Essa ci appare come l’ennesimo tentativo di modificare radicalmente la struttura democratica della nostra società che i padri costituenti avevano costruito con grande sforzo, con memoria e intelligenza, giungendo infine a scrivere la nostra Costituzione.
Oggi un governo sorretto da un parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale ha prodotto un rapido, maldestro, e non meno pericoloso tentativo di stravolgere l’impostazione democratica della Carta, trincerandosi dietro i demagogici e vuoti slogan del taglio dei costi della politica e della necessità di riformare le istituzioni per far crescere il Paese.
Al contrario di quello che si dice, la riforma non supera il bicameralismo, anzi crea confusione e conflitti di competenza tra Stato e regioni, tra Camera e nuovo Senato. In tal senso non vien apportata nessuna semplificazione (moltiplica fino a 10 i procedimenti legislativi) e, inoltre, il taglio ai costi della politica riguarda solo la riduzione di un quinto dei costi per il senato. Essa conserva e rafforza il potere centrale a danno delle autonomie locali, sempre più private di mezzi finanziari. Insieme alla nuova legge elettorale (Italicum) già approvata espropria la sovranità al popolo e la consegna a una minoranza parlamentare che solo grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri. L’equilibrio tra i poteri costituzionali viene di conseguenza compromesso perché gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) saranno in mano alla falsa maggioranza prodotta dal premio. I cittadini sono tagliati fuori anche dagli strumenti di democrazia diretta se si pensa che le firme richieste per i disegni di legge di iniziativa popolare passano da 50.000 a 150.000.
Noi non siamo disponibili a tutto questo e chiediamo a tutti di andare a votare NO il 4 dicembre 2016 per salvaguardare la democrazia e continuare garantire uno spazio democratico in questo Paese. Diciamo NO a una riforma che sottrae poteri ai cittadini e mortifica il Parlamento; diciamo NO a una riforma che prefigura un regime politico fondato sul governo del partito unico e sull’annullamento delle minoranze.
Auspichiamo nel frattempo che nei nostri territori si possano creare momenti di confronto collettivo e ci attiveremo al più presto per organizzare spazi di riflessione e di discussione in vista del voto di dicembre.
Firmatari
Franco Marchetti vice sindaco San Giuliano Terme
Francesco Cordoni consigliere comunale San Giuliano Terme
Lorenzo Del Zoppo vice sindaco Vecchiano
Sara Agostini consigliere comunale Vecchiano
Roberto Canesi SPI/CGIL San Giuliano Terme
Alessandro Nannipieri Coordinamento SEL San Giuliano Terme
Gian luca Scaramelli coordinamento SEL San Giuliano Terme
Antonio Mattioli Vecchiano SPI
Fonte: Ufficio Stampa
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