
Roberto Cavalli SpA ha incontrato oggi le rappresentanze sindacali per annunciare un progetto di riorganizzazione aziendale che verrà avviato nei prossimi giorni. Il progetto è finalizzato al ritorno alla redditività a livello operativo della Società nel 2018 e ad assicurare solide prospettive per il rilancio del marchio.
La riorganizzazione prevede la semplificazione dell’assetto aziendale oltre alla chiusura della sede e dell’ufficio stile di Milano, con il trasferimento di tutte le funzioni a Osmannoro (Firenze). Inoltre, è prevista la razionalizzazione della produzione, della logistica e della rete retail, attraverso una serie di chiusure e/o ricollocazione di alcuni negozi.
Il progetto prevede una riduzione dell’organico a livello mondo di circa 200 dei 672 dipendenti complessivi.
Gian Giacomo Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo Roberto Cavalli, ha commentato: “L’industria della moda sta attraversando tempi difficili, dettati da una significativa contrazione dei consumi in diversi mercati chiave e da una sostanziale trasformazione delle dinamiche del settore. In questo contesto, solo i marchi iconici, con un modello di business coerente ed un'organizzazione efficiente saranno in grado di sopravvivere.
Dopo la mia iniziale analisi del Gruppo, credo che Cavalli abbia tutto ciò che serve per avere successo, ma i costi della Società devono essere in linea con i ricavi e questo è l’obiettivo che intendiamo raggiungere.”
Chiudere i negozi che non fanno profitto sarà uno dei primi passaggi della riorganizzazione generale del Gruppo Roberto Cavalli, annunciata oggi dall'azienda guidata da Gian Giacomo Ferraris, nominato amministratore a luglio 2016.
Oltre alla chiusura della sede e dell'ufficio stile di Milano (con il trasferimento di tutte le funzioni a Osmannoro, Firenze), è prevista la razionalizzazione della produzione, della logistica e della rete retail.
La nota diffusa oggi prevede una riduzione dell'organico a livello mondo di circa 200 dei 672 dipendenti complessivi. ''Si parla di 200 persone, e intendo di forza lavoro nel mondo, quindi design, sviluppo prodotto, produzione, logistica, ma anche negozi'', spiega l'Ad, raggiunto al telefono dall'ANSA, raccontando qual è l'idea sul piano retail, ovvero quali negozi abbasseranno la saracinesca.
''I negozi che non fanno profitto - spiega Ferraris - che non ci danno visibilità, quelli che sono negozi piccoli in aree non giuste. Venezia, Madrid, Vienna verranno chiusi''. L'idea è poi quella di portare tutta l'azienda a Firenze. ''Tutto sarà spostato nell'headquarter fondato da Roberto Cavalli all'Osmannoro. L'ufficio stile, vendita e logistica, tutto sarà a Firenze, con la campagna vendite si sposteranno a Milano. Normalmente la showroom di Milano resta, e magari potremmo anche inserire le vendite a Parigi''.
Resta da capire da quando sarà effettivo il totale spostamento su Firenze. ''Dipende dall'accordo operativo con sindacati. Mi auguro dal primo trimestre 2017. - dice Ferraris - Il taglio dei costi è la prima attività del piano di sviluppo. Il taglio dei costi dipende solo da noi, il piano di crescita dipende dal mercato. Stiamo già facendo un piano di rilancio''.
Fonte: Ufficio Stampa
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