
Alla cerimonia di apertura dedicata al mito ha trionfato il gruppo, composto da carlini e padroni, che ha messo in scena la nave di Ulisse
Guasticce (Livorno). Grande successo per la tredicesima edizione delle Ugopiadi, le olimpiadi del cane carlino che ogni autunno portano a Guasticce, in provincia di Livorno, un esercito di quattrozampe e centinaia di appassionati di questa razza. Quest’anno, in particolare, gli iscritti alle gare olimpiche sono stati 220: un record assoluto. L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Collesalvetti, si è svolto domenica 2 ottobre all’azienda agricola Ca’Lo Spelli e per l’intera giornata i carlini e i loro padroni si sono sfidati in divertenti gare di atletica leggerissima: i 100 metri carlini (circa 20 metri), i 100 metri carlini con ostacoli (in realtà alti pochissimi centimetri) e la grande maratona carlina (che consiste in un breve giro dell’edificio dell’agriturismo), il tutto in un’atmosfera allegra e spensierata che niente ha a che vedere con le competitive gare di agility o con le patinate competizioni di bellezza. Sotto lo sguardo della testa gigante di carlino realizzata dal designer Rudy Mazzone, eletta a nume tutelare delle Ugopiadi, anche quest’anno, nonostante il numero enorme di atleti, pochi campioni hanno fatto piazza pulita di premi. Sono: Eva da Parma, che ha vinto due medaglie d’ oro (100 metri e maratona) e un argento (100 metri con ostacoli), Kyra da Firenze, che ha conquistato l’oro nei 100 metri a ostacoli e l’argento nei 100 metri, Birillo da Bologna, bronzo nei 100 metri, Isabel da Pisa, bronzo nei 100 metri con ostacoli, Sveva da Genova, argento nella maratona e Eros dall’isola d’Elba, bronzo nella maratona.
Tanta ironia e divertimento anche per la cerimonia di apertura “I Love My Dog”, che quest’anno ha avuto come tema la mitologia, con carlini e padroni trasformati in bizzarre divinità dell’olimpo, in eroi e in strane creature del mito. La giuria composta da Elisa Cavasin, della prestigiosa Nino & Lulù Pet Boutique (www.ninolulu.dog), Tommaso Baroncelli di I Love My Dog (www.fashionstreetwearitalia.com) e dalla giovanissima social manager Martina Schizzarotto ha premiato il gruppo composto da carlini e padroni che ha messo in scena la nave di Ulisse.
Per ulteriori info e per scoprire tutti i retroscena dell’ultima edizione delle Ugopiadi: www.facebook.com/Ugopiadi e www.ugopiadi.it
L’origine delle Ugopiadi
Il nome Ugopiadi deriva da Ugo, il mitico carlino che Stefano Pampaloni - esperto in comunicazione digitale, titolare della web agency Zaki e ideatore del raduno - comprò anni fa in un negozio di animali. Portato a casa Ugo manifestò subito i primi problemi di salute: rogna rossa, disturbi comportamentali, inappetenza e una grave displasia a entrambe le anche. Il negoziante si scusò con il classico “Lo possiamo cambiare…” ma i padroncini non ci pensarono un attimo a tenere con sé Ugo per curarlo: così, con tanto amore e due operazioni non semplici e molto costose, Ugo guarì, vivendo una vita felice, lunga dieci anni. Presto però Stefano scoprì che in realtà Ugo non era nato in un allevamento italiano, come dichiarato al momento della vendita, ma in un paese dell’est: in un cosiddetto “allevamento lager”! “I commercianti senza scrupoli - spiega Stefano - acquistano cuccioli per pochi euro e li rivendono a migliaia. Arrivano in Italia in pessime condizioni di salute. Le mamme sono sfiancate dalle gravidanze, fatte accoppiare con consanguinei, malnutrite e non curate, quanto ai piccoli vengono svezzati prematuramente, non riescono a sviluppare le difese immunitarie, prestissimo spediti e ammassati sui camion peggio che pacchi postali. Impossibile non ammalarsi…”. Stefano decise di aprire un sito per raccontare la storia di Ugo, fare informazione e condividere esperienze con altri appassionati di animali e di carlini in particolare. Pian piano la community crebbe sempre di più e nacque l’idea di rendere reale un incontro rimasto fino ad allora virtuale, dando vita alla prima edizione delle Ugopiadi, nel 2004. Oggi il raduno è cresciuto a dismisura e nelle campagne toscane arrivano ogni anno tanti amici del mondo carlino provenienti persino dall’estero. Gli obiettivi? La condivisione di esperienze relative alle razze, lo scambio d’informazioni, la diffusione delle caratteristiche e peculiarità dei carlini, informare gli utenti sull’illecito mercato di cuccioli dall’est Europa provenienti dagli allevamenti lager e naturalmente stare con tanti amici a quattrozampe in spirito goliardico e in assoluta spensieratezza.
Altre immagini su https://www.facebook.com/Ugopiadi/photos/?tab=album&album_id=1280609768624548
Fonte: Ufficio Stampa
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