
“Vedere il Meyer come casa comune della pediatria toscana. Non un’entità a sé, in posizione egemonica, ma un luogo inclusivo da cui costruire strade importanti per i bambini della Toscana, attraverso l’attivazione di processi di creazione e identificazione del Meyer che rispondano a questa istanza. Ecco il progetto che il legislatore aveva in mente con l’istituzione della Rete pediatrica regionale e che il Meyer, con le azioni intraprese in questi mesi, sta realizzando”. A dirlo Stefano Scaramelli (Pd), presidente della commissione regionale Sanità, a termine dell’audizione del direttore generale del Meyer Alberto Zanobini chiamato a fare il punto sullo stato di attuazione della rete pediatrica regionale.
Zanobini ha spiegato i tre livelli della rete pediatrica: il comitato strategico che si insedia oggi al Meyer ed ha il compito di evitare sovrastrutture e di relazionarsi con cadenza periodica con la commissione Sanità; quello tecnico organizzativo e una consulta scientifica. “Una rete – ha detto il direttore – che deve fare le scelte strategiche per la pediatria toscana, assicurare che i modelli siano condivisi dai professionisti ed essere il punto di riferimento per le funzioni di riorganizzazione e coordinamento operativo e di raccordo con la programmazione di area vasta”.
Tra gli strumenti di lavoro, Zanobini ha parlato del nuovo magazine trimestrale della rete pediatrica “We people”, che “raccoglie contributi dei professionisti toscani per rafforzare il diritto alla salute”, e del sitowww.retepediatrica.toscana.it
Paolo Bambagioni (Pd) ha chiesto aggiornamenti sugli adeguamenti strutturali e sul programma su Villanova per il day hospital e per il campus di didattica pediatrica nell’ex facoltà teologica. “Va sostenuta l’attività di coordinamento della rete pediatrica – ha affermato il consigliere regionale –, senza egemonie”.
“Mettere in rete la pediatria toscana – sarà un duro lavoro – ha detto il consigliere regionale Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra)”.
Il capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai ha sottolineato l’importanza del “lavoro di raccordo e di ristrutturazione della pediatria”.
“Bisogna mettere insieme rapporti contrattuali diversi, – ha rilevato Serena Spinelli (Pd) – incrociare le relazioni con i medici sul territorio e le esigenze di una sanità che deve stare in piedi per i suoi costi nella sua qualità, per le sue prestazioni con un cambiamento culturale profondo che è quello dell’approccio alla patologia del bambino”.
Fonte: Consiglio Regione Toscana
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