
56-58
FIORENTINA BASKET
Lorbis 2, Motta 7, Mazzuchelli 9, Bloise, Costi, Bevilacqua, Longobardi 18, De Leone 2, Poltronieri 17, Rosignoli 1. All. Cadeo
USE COMPUTER GROSS
Giannini 7, Mariotti 5, Sesoldi 7, Terrosi 12, Marusic 6, Ghizzani 4, Mascagni 8, Berni, Raffaelli ne, Bei 9. All. Bassi (ass. Mazzoni/Finetti)
Parziali: 12-19, 22-36 (10-17), 32-54 (10-18), 56-58 (24-4)
Come diceva il famoso cartone animato degli anni '80, tutto è bene quel che finisce bene ma c'è mancato un soffio che l'Use Computer Gross desse il classico calcio al secchio del latte. Dopo aver giocato una buona gara per 30 minuti, infatti, la squadra di coach Bassi va in tilt e riesce a portare a casa la vittoria nel derby fiorentino di inizio campionato per appena due punti, senza farsi nemmeno mancare l'apnea sulla bomba di Bloise a una manciata di secondi dalla sirena che avrebbe significato sconfitta. Lassù, però, qualcuno ha evidentemente la maglia biancorossa, la palla gira sul ferro ed i punti prendono la Fi-Pi-Li ed arrivano dritti dritti alla Lazzeri.
Bene chiarire subito che, al di là della forma, la sostanza non fa una grinza visto che i biancorossi giocano bene per 30 minuti in una partita che è sempre insidiosa come la prima di campionato, quando non sai mai cosa possa accadere dopo la palla a due e quando i valori rischiano comunque di annacquarsi un po'. Come sensazione generale di partita è quella di una squadra che si conosce bene, l'Use Computer Gross, contro una tutta da fare, la Fiorentina di coach Cadeo, e quindi non c'è da meravigliarsi se per tre tempini la gara è un monologo o poco più. E c'è di che sorridere anche a livello di singoli o, per meglio dire, di un singolo. Dopo il grave infortunio del 6 febbraio torna infatti in una gara ufficiale Gianni Terrosi. E che ritorno! L'esterno colligiano gioca una gran partita, chiude come top-scorer e dimostra, se mai ce n'era bisogno, di aver lavorato bene durante il periodo di rieducazione assieme allo staff sanitario biancorosso a cui vanno analoghi complimenti. Terrosi è tornato.
E' anche divertente vedere l'Use di San Marcellino che, sul 10-17, costringe subito Cadeo al time-out. Bei spadroneggia sotto le plance, anche perchè la palla gira bene fra le dieci mani biancorosse e spesso arriva al pivot perugino. Firenze si aggrappa alla bravura di Poltronieri ma, dopo il 12-19 della prima frazione, piano piano sprofonda sotto i colpi dell'ex Marusic e di Mascagni. Al riposo lungo si va sul 32-54 e la gara pare la stessa anche al ritorno in campo visto che riparte con due azioni nelle quali Firenze non riesce a tirare nei 24 secondi con in mezzo un canestro di Giannini. Motta mette la prima bomba gigliata della sera e, quando Poltronieri sbaglia un facile appoggio da sotto facendo poi il classico fallo di frustrazione, par di vedere la spugna gettata sul ring.
Al 30' siamo 32-54, ma la gara biancorossa finisce. il match si scalda un po' come è inevitabile che sia ed ecco che riaffiorano subito congeniti difetti. Invece di continuare a giocare senza pensare ad altro, l'Use si innervosisce e inizia a scavarsi la fossa alla quale, per sua fortuna, mancherà solo la palata di terra finale. Poltronieri mette tre bombe a fila e la partita si riapre. Gli ultimi quattro possessi offensivi biancorossi sono da incubo, con la palla che resta sempre ferma senza girare e, di conseguenza, canestri che non arrivano. Per fortuna la Computer Gross tiene comunque botta in difesa anche se, sul 56-58, la palla è in mano a Firenze. La bomba della clamorosa rimonta la prende Bloise ma la sbaglia e così il 24-4 di parziale finale (un solo canestro dal campo) viene digerito dal 56-58 che sancisce la vittoria che, come capita in ogni derby, ha un sapore ancora più dolce.
Marco Mainardi
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