
Ancora risvolti giudiziari per il Corpo Guardie di Città, dopo il tragico evento della morte dell'ex vigilante Davide Giuliani durante la tentata rapina al Palabingo di Navacchio (evento del 13 agosto 2015). La Procura ha presentato richiesta di rinvio a giudizio per il proprietario dell'istituto di vigilanza Mariano Bizzarri Ollandini, 37 anni di Pisa, e del coordinatore dei servizi Davide Paolicchi, 54enne pisano. Le accuse sono di estorsione e falso ideologico in atto pubblico. La ricostruzione dei fatti, secondo quanto scritto dal quotidiano 'Il Tirreno' di oggi, domenica 2 ottobre, parla di un evento nel 2013 da cui parte tutto: spariscono dei sacchi dalla cassaforte dell'azienda, dal valore di 10mila euro, intestati a un consorzio agrario. La questione verrebbe risolta internamente, senza denunciare per furto. L'imprenditore chiede a quattro dipendenti di versare l'anticipo del Tfr per tappare la falla. Per la procura la richiesta sarebbe estorsiva. Il fatto si ricollegherebbe alla tragedia del Palabingo perché sarebbe stato fatto dimettere anche per l'episodio della sparizione dei soldi dalla cassaforte. In quattro, poi diventati ex dipendenti, parte l'accusa di minaccia di licenziamento. Uno di questi era stato licenziato, al momento è sotto processo per appropriazione indebita, gli altri non hanno avuto il rinnovo del contratto nel 2013. L'accusa di falso ideologico riguarda invece la denuncia di smarrimento di documenti e assegni che non sarebbe avvenuto secondo la procura.
<< Indietro