
Ancora controlli alle attività produttive ad impatto ambientale: a seguito del blitz, che ha visto impegnato personale del Dipartimento ARPAT, Vigili del Fuoco, Ispettorato del Lavoro, Ispettori del Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda USL, Nucleo Ambientale della Polizia Municipale, sono state accertate numerose violazioni alla normativa ambientale, nonché alla normativa antincendio e sicurezza sui luoghi del lavoro.
In particolare è stato accertato che le emissioni provenienti dai macchinari per la stampa venivano convogliate in parte nell'aria circostante in assenza di autorizzazione e pertanto non soggette a controllo ed in parte direttamente negli ambienti lavorativi.
Il lavaggio dei quadri da stampa avveniva, anziché in apposita struttura, all'interno di un lavabo in cemento ad uso domestico, da dove le acque contaminate finivano direttamente in pubblica fognatura.
La ditta inoltre non forniva prova del corretto avvio a smaltimento dei rifiuti prodotti, tra i quali anche imballaggi metallici contenenti residui di sostanze classificate, ai sensi della normativa vigente, come rifiuti pericolosi. L'azienda, attiva dal mese di Aprile, non aveva mai pagato la tassa sullo smaltimento dei rifiuti (TARI); è stata pertanto effettuata la segnalazione al fine del recupero del tributo evaso.
Per quanto sopra riportato sono stati messi i sigilli all’azienda e la titolare T.X. di anni 51 è stata deferita all’autorità giudiziaria.
Fonte: Arpat
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