
Il Comune di Santa Croce sull'Arno ha siglato in data odierna, giovedì 29 settembre, un protocollo di intesa con la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa riguardo il tema degli appalti pubblici. CNA e Santa Croce danno vita per la prima volta nel Pisano a un patto del genere da quando è entrato in vigore il nuovo Codice per gli Appalti. Un accordo importante sia come documento sia per il significato che ha, il Comune così dimostra la voglia di impegnarsi nel garantire processi che portino a trasparenza e legalità vera.
Vengono infatti salvaguardate e tutelate le imprese e i lavoratori dei settori coinvolti, inoltre si facilità così l'accesso delle piccole imprese artigiane alle opportunità prodotte dall'amministrazione in termini di appalti per lavori o servizi o forniture. Più lavoro per le aziende del territorio - e per il territorio stesso - e quindi più possibilità di avere a che fare con imprese della zona che hanno maggior interesse a fare un buon lavoro.
C'è grossa soddisfazione da parte del sindaco santacrocese Giulia Deidda al momento della firma. Secondo il primo cittadino così si rendono competitive le aziende e si facilita l'occasione di partecipare agli appalti pubblici: "Questi lavori poi dovrebbero essere il vero viatico di una ripresa economica, l'indotto poi può giovare le piccole e medie imprese e quindi le famiglie. Questa firma è importante, dà certezze. Vuol dire che l'opera pubblica fa ricadere ricchezza sul nostro territorio. Dietro a questo protocollo vedo legalità, lavoro, sicurezza, trasparenza e altre parole su cui la mia azione amministrativa si muove".
Deidda ha firmato il protocollo con il presidente CNA Provinciale di Pisa Matteo Giusti e alla presenza dei coordinatori Roberto Marzini e Graziano Turini. Hanno espresso tutti il loro appoggio per questa firma e hanno affermato che un atto del genere fa girare l'economia del territorio, facendo venir fuori competenza, serietà e valori alla base di un sistema economico virtuoso.
"Siamo convinti di fare gli interessi di tutta la comunità, crediamo che si debba andare a capire lo spirito vero del codice degli appalti. Il guadagno di un’impresa locale vuol dire creare ricchezza nel territorio. Credo sia necessario andare a chiudere questo mercato, perlomeno quello piccolo, dato che la legge lo permette. L’amministrazione può decidere chi invitare alle gare d’appalto e quindi può chiamare imprese conosciute e di fiducia, quindi del luogo e che hanno tutto l’interesse per fare bene e non incidere la propria credibilità. Si deve avere il coraggio di dire che gli strumenti legali per salvaguardare le imprese del territorio vadano utilizzate" ha detto il presidente Giusti.
- (foto gonews.it)
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Gianmarco Lotti
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