Interviene Del Re (Pd): "Innovazione parola chiave del forum"

Cecilia Del Re

Lo scorso fine settimana alla Stazione Leopolda si è tenuto il “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, patrocinato, tra gli altri dall'Università degli Studi di Firenze, di Pisa e di Siena, dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze e dal CNR.

Per due intere giornate, istituzioni sanitarie centrali e regionali, aziende sanitarie e ospedaliere italiane, imprese ed associazioni si sono confrontate tra loro e con il pubblico (che ha visto la partecipazione di oltre 2000 persone e 700 addetti ai lavori) sull'innovazione e sul futuro.

Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata l'innovazione, declinata in tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca clinica: ne sono stati evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento del benessere e della salute del singolo cittadino, sia al sistema sanitario in termini di contenimento dei costi.

A proposito di costi – anche se di costi sociali – un intero workshop è stato dedicato ai “costi sociali del bullismo e cyberbullismo”, dove docenti universitari, legali, rappresentanti di associazioni e dei genitori si sono confrontati su questa vera e propria piaga sociale, che con l'avvento di internet si consuma sempre più spesso online attraverso un uso distorto ed inconsapevole dei social network da parte dei minori.

All'interno del workshop, è stata sottolineata in particolare l'importanza della prevenzione di queste condotte che integrano i requisiti di fattispecie delittuose, e quindi l'importanza di una formazione adeguata su questo tema anche per gli educatori (insegnanti, dirigenti scolastici e genitori).

In quest'ottica, è bene dunque ricordare come all'interno delle “Chiavi della città”, progetto promosso dal Comune di Firenze, siano presenti quest'anno più proposte educative legate all'uso consapevole delle tecnologie e dei social network, che possono aiutare gli studenti a comprendere le conseguenze negative (in termini di danni alla salute per le vittime, ed in termini giuridici per gli autori di atti di bullismo) che derivano da un uso distorto e spregiudicato dei social network".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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