
"Presentata un'interrogazione al Sindaco volta a verificare la documentazione richiesta ai fini dell'assegnazione delle case popolari e dei contributi ad integrazione dell'affitto.
Prendendo spunto dalle c.d. "buone pratiche amministrative" adottate da alcuni Comuni Toscani, ad esempio Arezzo e Cascina, s'intende mettere in condizioni di parità ogni cittadino richiedente i suddetti interventi sociali. Gli immobili detenuti in Italia sono "al sole", ovvero non sfuggono all'amministrazione tributaria grazie alla digitalizzazione delle banche dati, mentre risulta ben più complicato sapere se gli immobili siano detenuti fuori dalla UE.
Occorre quindi verificare che i richiedenti non cittadini comunitari, ed i loro familiari, non siano proprietari di immobili nei paesi di origine mediante la produzione di idonea dichiarazione vidimata dall'Ambasciata o dal Consolato poichè la sola autocertificazione, rispetto ad una situazione patrimoniale immobiliare di un Paese estero non UE, è impossibile da controllare ed eventualmente perseguire a termini di legge in caso di falsa dichiarazione.
Occorre pertanto assicurare che tutti i cittadini, italiani e non, siano messi in condizione di parità, ciò anche in coerenza con il mio programma elettorale secondo il quale gli italiani se non prima, non devono venir dopo".
Vincenzo Tricarico, Consigliere comunale e capogruppo FI
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