Ricomincia la scuola, anche tre richiedenti asilo studieranno al Ferraris-Brunelleschi

L'istituto scolastico di Empoli Brunelleschi-Ferraris ha accolto nelle sue classi alcuni ragazzi richiedenti asilo ospiti dei centri di accoglienza gestiti dal consorzio CO&SO. Saranno sei i migranti che prenderanno parte ai corsi: tre diciannovenni seguiranno le lezioni mattutine, mentre altri tre ragazzi più grandi frequenteranno i corsi serali insieme agli adulti.

Hanno presentato questa iniziativa a favore dell'integrazione dei migranti Brenda Barnini, sindaco di Empoli, Claudio Freschi, presidente del Consorzio CO&SO, Daniela Mancini, dirigente scolastica Ferraris Brunelleschi, e Diego Landi, responsabile dei centro di accoglienza per CO&SO Empoli, in una conferenza stampa tenutasi nell'istituto di via Raffaello Sanzio.

Si chiamano Khan Ningyal, originario dell'Afghanistran, Kone Kalilou, della Costa d'Avorio, e Mdida Bertin Joseph, del Camerun i tre diciannovenni che hanno preso parte ai corsi scolastici dell'indirizzo di meccanica. Ad appoggiarli il professore d'italiano dei centri CO&SO di Vinci Silvano Guerrini che si è speso per portare avanti questa iniziativa.

I tre hanno già una buona conoscenza della lingua italiana anche se non al livello dei compagni di classe, più giovani di qualche anno, e dovranno affrontare una grande sfida per tenere il passo della classe. La voglia però non gli manca come dimostra Joseph, partito dal Camerun e arrivato in Italia dopo aver passato Nigeria, Algeria e Libria: "In questi primi giorni tutto è andato bene, anche i professori in classe sono molto gentili e i ragazzi italiani davvero simpatici".

Sono circa 200 i migranti nel Comune di Empoli, la cui accoglienza è gestita da due aziende locali. In tutto l'Empolese Valdelsa arrivano a contare circa 650 unità. La dirigente scolastica del Brunelleschi-Ferraris, Daniela Mancini, ha commentato l'iniziativa: "La nostra scuola ha una lunga tradizione di accoglienza e anche in questa occasione non si è voluta tirare indietro. Vogliamo dare competenze ai ragazzi che potranno poi spendere nel progresso del loro paese d’origine. Non si tratta solo di iscrivere questi ragazzi, ma includerli davvero nella nostra comunità. Penso che siano molto importanti anche i corsi per gli adulti per togliere i ragazzi dall'inattività".

Il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, si è soffermata su questa iniziativa che è una novità per Empoli: "Quello che viene richiesto oggi alle comunità non è soltanto garantire i beni di prima necessità ai migranti, ma anche mettere in atto percorsi per migliorare le loro competenze. Noi cerchiamo di includere per fermare il sentimento di repulsione contro gli stranieri".

Claudio Freschi, presidente di CO&SO Empoli, è soddisfatto: "Le nostre scelte si basano sulla condivisione promossa dalla carta dell’integrazione del ministero. Non è tempo perso vivere nella comunità con questi ragazzi. Loro sono un bene e una realtà positiva, per la nostra comunità e per la loro nazione. Vanno 'coltivati', con l’aiuto di tutti coloro che stanno loro intorno a partire dalla comunità dove vivono".

I ragazzi – spiega il responsabile del centro accoglienza Diego Landisono fortemente motivati e potranno contare nell'appoggio e il sostegno dello staff di educatori dei centri di prima accoglienza del consorzio. Crediamo fortemente che la formazione sia la chiave da usare per consentire l’integrazione”. Il materiale scolastico per i tre ragazzi sarà pagato e messo a disposizione dal consorzio CO&SO Empoli.

Giorgio Galimberti

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