
Qi Gong (Chi Kung) e Taijiquan (Tai Chi C'haun): se ne sente parlare, si vedono in televisione, nei documentari sulla Cina, movimenti coordinati, lenti, armoniosi ... ma cosa sono? come funzionano? perché tanti appassionati?
Maurizio Amato, empolese di nascita ma residente a Fucecchio, pratica Kung Fu da oltre 20 anni e dal 2004 insegno Qi Gong e Taijiquan a Empoli. Ho la fortuna di imparare direttamente dal Maestro Shi Gong Luigi Guidotti, che porta avanti la sua passione, il Kung Fu, da circa 50 anni, e da sempre è il suo stile di vita: lui è l'esempio di ciò che queste discipline possono darti, sia a livello di benefici personali che di rapporti con gli altri; un esempio di positiva caparbietà, che non si arrende di fronte alle difficoltà e che non si accontenta mai, continuando a perfezionarsi e cercando sempre più la tradizione delle arti marziali.
Ecco spiegato perché Qi Gong (Chi Kung) e Taijiquan (Tai Chi C'haun) hanno così tanti fan anche nelle nostre zone.
Queste due discipline cinesi, che nel loro paese di origine sono ormai radicate nella cultura dei più anziani perché ritenute preventive e curative per molte malattie - soprattutto quelle psicosomatiche - spesso sono praticate da gruppi di persone, giovani e meno giovani, nei parchi, nella pausa lavorativa o al mattino, come un risveglio, un inizio, un ripartire nel modo migliore.
Il Qi Gong rappresenta il "lavoro sull'energia" e il suo significato letterale è "coltivare l'energia vitale". Le sue radici affondano nella filosofia, nella medicina cinese e nelle arti marziali, ed è tradizionalmente visto come una pratica indirizzata a coltivare e bilanciare prevalentemente il Qi, l'energia vitale primordiale che è in noi fin dalla nascita. Attraverso l'esecuzione di movimenti fluidi e circolari che interessano l'intero corpo, a volte mantenendo una posizione statica, altre volte spostandosi in equilibrio dinamico, questa energia vitale si rafforza anche grazie ad una respirazione lenta e profonda. Allora il corpo ne beneficia e la mente si rilassa, permettendo di affrontare con maggiore serenità e preparazione la giornata e le difficoltà quotidiane. I movimenti sono semplici e di veloce apprendimento proprio perché la propria attenzione deve concentrarsi su noi stessi, sul nostro corpo, sulla respirazione e sulle sensazioni che proviamo mentre lo facciamo.
Il Taijiquan è annoverato tra i più importanti "stili interni" di Kung Fu, ed è come una evoluzione del Qi Gong, dato che i suoi movimenti si impreziosiscono e diventano una "danza" lenta e armoniosa che incanta gli osservatori e libra nell'aria il praticante. Il Taiji è armonia. Il suo fulcro è basato sulla costante ricerca del proprio equilibrio che, ad un primo livello di studio, si concentra sull'equilibrio per poi rendersi conto che, man mano che si procede nella conoscenza, senza la ricerca di un'adeguata armonia con ciò che ci circonda, non si arriverebbe a sviluppare l'equilibrio vero che rende ogni individuo una persona realizzata e consapevole del suo importante ruolo nel mondo.
Nella nostra scuola, la T.K.F.A. (Traditional Kung Fu Association), sono prevalentmente due gli stili di Taiji che vengono insegnati: SunShi e YanShi; come per lo Yin e lo Yang, i due stili si completano a vicenda e, grazie a questa sinergia, sarà possibile coltivare armonia ed equilibrio fino alla gestione della propria energia e comprensione del "SE". Inoltre non è tralasciato l'aspetto marziale dei movimenti che possono essere usati in situazioni di pericolo; si basano sul concetto Taoista del cedere senza opporsi direttamente, aiutano a comprendere meglio i movimenti che si stanno eseguendo, hanno un'efficacia in combattimento al pari di altre arti marziali.
- Luigi Guidotti
- Luigi Guidotti
- Luigi Guidotti
- Maurizio Amato
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