Un cordiale saluto a Tutti!
Con la formazione di un centro depressionario sull'Italia meridionale, la Toscana, si ritroverà solcata da moderate correnti secche nord-orientali, che spazzeranno via l'afa di questi ultimi giorni fino al prossimo fine settimana. Successivamente una nuova estensione dell'anticiclone ci farà retrocedere al punto di partenza, senza concrete possibilità di un cambio barico a livello nazionale.
Partiamo come sempre dalla situazione attuale, con il Grecale che ci ha già raggiunti stamani, in successivo rinforzo dal pomeriggio, con la formazione sull'Italia centro-meridionale di un minimo barico, collegato ad un cavo instabile in allontanamento verso l'Europa Orientale.
L'aria certamente si va raffreddando ed essiccando rispetto a ieri, e non si esclude che il ramo più esterno del fronte, durante una delle sue virate antiorarie, non apporti localizzati rovesci anche di tipo temporalesco, destinati a bagnare i rilievi appenninici settentrionali, orientali, le zone interne centrali e meridionali. Fenomeni che non si prevedono di rilevante importanza, piuttosto come semplici sconfinamenti, nati dallo scorrimento dell'aria più fresca a contatto con la residente più calda e umida.
Una situazione che andrà migliorando poi già a partire dalla giornata di mercoledì, con il minimo depressionario in lento collasso, verso l'Albania, e di conseguenza una minore ingerenza anche delle correnti da Nord-Est, che andranno successivamente a calare di intensità già a partire da giovedì, divenendo poi occidentali sul finire della settimana.
Chiusura dello step previsionale senza una concreta crisi estiva, anzi con l'anticiclone inizialmente Europeo e successivamente supportato da aria più calda dal comparto africano, che troneggerà sull'Europa centro-meridionale, favorendo un netto rialzo delle temperature, superando localmente i 32-33 C°, decisamente al di sopra delle medie stagionali.
Neppure a lungo termine, con tutta la prudenza che una mappa del genere impone, appaiono cenni di un possibile sblocco stagionale, se non un lento decadimento anticiclonico, in balia della saturazione crescente all'interno della sua cupola altopressoria, traballante forse, ma non abbastanza per cadere o addirittura soccombere.
Insomma l'estate 2016 ha ancora molto da dire, e finchè l'anticiclone delle Azzorre si estenderà a bastione dell'Europa sia occidentale che meridionale, per il flusso zonale nord-atlantico, non resta che permanere a scorrere, alle alte latitudini del continente.
Baldacci Gordon