
Per un'operazione programmata al colon andata male la Asl lucchese è stata condannata a risarcire i familiari di un 69enne, defunto in seguito alle complicazioni. I fatti risalgono a giugno 2010: i forti dolori dell'uomo vengono analizzati con un'ecografia, dopo 3 giorni dalla visita in sala operatoria. L'intestino era rimasto perforato, l'addome era pieno di liquidi. Una nuova operazione di 5 ore tenta l'impossibile: in dieci giorni il pensionato spira. La causa civile che ne è seguita riguarda il risarcimento del danno parentale, oltre alla mancata acquisizione del consenso informato.
Il giudice esclude quest'ultima parte, accogliendo solo la richiesta del danno parentale per l'esecuzione degli interventi e il risarcimento delle spese legali. Il totale è di circa 500mila euro
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