
"Da sempre le ipotesi di unire i comuni ci hanno trovato in disaccordo ed i recenti esempi danno ragione a chi come noi è scettico. Al caso in questione si applicano agilmente considerazioni sempre valide" afferma Lorenzo Somigli coordinatore Lega Nord Chianti.
"I vantaggi derivanti dai processi di fusione devono ancora essere tutti scoperti mentre è ampiamente dimostrato che un Comune più grande non garantisce né qualità dei servizi perché sopprime le sedi periferiche né partecipazione dei cittadini perché più dispersivo - continua Somigli - Se un Comune piccolo versa in condizioni precarie occorre aiutarlo: siamo sicuri che l'unica soluzione sia unirlo a un altro? Noi la pensiamo diversamente. Le argomentazioni offerteci dai promotori altro non sono che circonlocuzioni da sofisti".
"Non bisogna dimenticare una motivazione tutta politica: un vero colpo di coda di un PD che in Toscana è sempre più in affanno. Sono sempre più i comuni che passano dal PD al centrodestra e quindi tali unioni sembrano voler arginare questo stillicidio"
"Abbiamo sempre predicato prudenza in tal senso; abbiamo auspicato che si tenga conto della specificità territoriale della storia e della volontà popolare; il Gruppo Consiliare della Lega Nord aveva presentato una proposta di legge nella quale si chiedeva una revisione della normativa vigente in materia nella quale avrebbe dovuto essere inserito maggior rispetto della volontà popolare unitamente a studi di fattibilità. Purtroppo il PD non ne ha voluto capire la bontà"
"Se si trattasse della manna dal cielo che ci viene propinata come mai a Castelfranco Piandiscò sono partite le raccolte firme per sciogliere il Comune unico? Forse si è corso troppo e si è meditato poco sulla scelta politica e adesso si torna indietro. Forse i cittadini si sono resi conto che la fusione porta in dote riduzione dei servizi, ulteriore burocrazia, stralcio arbitrario della storia di un territorio, centralismo bolscevico a discapito delle periferie visto che quasi sempre le inefficienze e la corruzione che si vorrebbero combattere accorpando si annidano nei gangli centrali della macchina amministrativa"
"Ciò precisato la Lega non può che schierarsi contro questo progetto di unione e più in generale contro le unioni dei Comuni per come adesso si profilano: forzate, imposte dall'alto e attuate d'imperio, alla maniera sovietica, seguendo metodo di esercitare il potere troppo spesso ancora in uso là dalle parti di certa sinistra sotto la quale si cela quella volontà centralista che abbiamo sempre avversato. Agendo di prepotenza non si ottengono consenso né si genera buongoverno: al primo posto il popolo e il suo volere" chiude Somigli.
Fonte: Ufficio Stampa Lega Nord Chianti
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