
Hanno aderito tutti e undici i sindaci dell'Unione dei Comuni dell'Empolese Valdelsa al manifesto toscano per il Sì al referendum costituzionale di ottobre. Giunti, Falorni, Rossetti, Barnini, Pomponi, Cucini, Spinelli, Campinoti, Torchia, Mangani e Masetti hanno sottoscritto il testo del Partito Democratico toscano in favore della modifica alla Carta. In tutta la toscana sono 183 su 279 i sindaci che hanno aderito.
«I nostri amministratori hanno sottoscritto questo manifesto con piena convinzione. I sindaci sono certamente una risorsa insostituibile per spiegare la bontà della riforma-commenta Enrico Sostegni, segretario Pd Empolese Valdelsa- Dopo le 5003 firme raccolte nel nostro territorio per il referendum del prossimo autunno, anche questo altro segno di compattezza del gruppo dirigente è, per noi, motivo di grande soddisfazione. Il nostro lavoro però non finisce qui: per tutta l’estate coglieremo l’occasione delle feste de L’Unità per incontrare i cittadini, parlare della riforma, spiegarne i vantaggi, dipanare i dubbi , cercare di spiegare che disegna un’Italia più semplice e più veloce.»
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL MANIFESTO DEI SINDACI TOSCANI PER IL SI' AL REFERENDUM COSTITUZIONALE
"Il prossimo ottobre saremo chiamati ad esprimerci, con un referendum, sulla riforma costituzionale: una riforma che rappresenta il cuore dell'azione politica del governo Renzi in questi primi due anni e che cambierà profondamente, noi crediamo in meglio, l'architettura della nostra repubblica.
La riforma costituzionale ha messo a segno alcuni importanti risultati: la fine del bicameralismo perfetto, la trasformazione del Senato, la riduzione del numero dei senatori e l’abolizione delle province. Potremo finalmente avere un iter legislativo più rapido e snello, un forte e diretto raccordo tra il nuovo Senato e le autonomie locali, una riduzione consistente dei costi della politica.
A questo si aggiungono le modifiche al Titolo V, che metteranno fine alla stagione dei conflitti tra lo Stato e le Regioni che in questi ultimi anni hanno creato tensioni istituzionali rallentando i processi decisionali.
Da anni si parla di modernizzazione del Paese, invocando la necessità di una revisione della seconda parte della Costituzione. Adesso ci siamo e crediamo che sia un'occasione da cogliere per rafforzare il processo di innovazione e per dare all'Italia nuovo slancio.
È un'occasione anche per i territori, per gli amministratori locali e i sindaci, che grazie ad un sistema profondamente rinnovato e semplificato possono ritrovare un ruolo centrale nel rapporto con le comunità che amministrano.
Per queste motivazioni, il nostro è un Sì convinto al referendum di ottobre il cui esito dipenderà molto anche dalla nostra capacità di lavorare sul territorio e di coinvolgere i cittadini, facendo capire loro che questa riforma li riguarda in prima persona.
Ci aspettano mesi di grande impegno e coraggio, ma abbiamo veramente l'opportunità, forse irripetibile in questi termini, di innescare un processo virtuoso di partecipazione e di azione comune per cambiare l'Italia.
Possiamo farlo solo ritrovando lo spirito, l'entusiasmo e la passione che hanno contraddistinto l'inizio di questa stagione di riforme di cui vogliamo continuare ad essere protagonisti".
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