Festival della Musica Suonata: il programma

E’ giunto all’Ottava Edizione il Festival della Musica Suonata, la fortunata rassegna musicale ideata ed organizzata dal musicista montaionese Stefano Montagnani con l’Amministrazione Comunale. La manifestazione è divenuta ormai uno degli eventi di punta del fitto cartellone dell’Estate Montaionese. Per quest’anno quattro sere di spettacoli musicali di grande interesse culturale e di alto profilo qualitativo.

I singoli concerti nel dettaglio

7 agosto 2016 ore 21:30 Castelfalfi.

Titolo: “Jazz Friends. I più celebri standard”

Gruppo che per l'occasione riunisce alcuni fra i più talentuosi e preparati musicisti di jazz, insegnanti e performer dell'area fiorentina-senese: Andrea Bruni alla batteria, Mirco Capecchi al contrabbasso, Riccardo Bonciani al pianoforte, Stefano Montagnani alla chitarra e Luca Signorini al sax, oltre ad altri ospiti. Lo spettacolo offre un repertorio incentrato sui grandi brani americani e non solo che hanno segnato la storia del jazz: dai compositori di Broadway come Gershwin, Cole Porter, Irvin Berlin, Hoagy Carmichael, ai grandi strumentisti e compositori come Miles Davis, John Coltrane, Bill Evans, Charlie Parker, Carlos Jobim e molti altri. Melodie intramontabili che hanno fatto da cornice al “sogno americano” e si sono diffuse conquistando l’Europa e non solo. Arrangiamenti originali, sonorità raffinate ed eleganti, ricerca musicale personale unita ad interplay e libertà comunicativa sono gli ingredienti principi dell’ensemble, il cui sound rivela fin dal primo ascolto una conoscenza profonda della tradizione e al contempo un grande controllo della pratica improvvisativa.

9 agosto 2016 ore 21:30 Piazza Branchi.

Titolo: “Elias Nardi Group. Viaggio musicale nel Mediterraneo”

Con i suoi gruppi Elias Nardi ha suonato in tour, registrato e lavorato in tutta Europa, esibendosi in teatri e festival nazionali e internazionali. Ha collaborato anche con musicisti del calibro del contrabbassista Ares Tavolazzi, l’organettista Riccardo Tesi (registrando come ospite su 'Madreperla'; nel 2011 e 'Cameristico'; nel 2012) il pianista Pino Jodice e il fisarmonicista Giuliana Soscia; il clarinettista Edmondo Romano, il virtuoso Didier François; il cantautore Max Manfredi, l’armonicista Max De Aloe. Nato in Italia nel 1979 ha seguito gli studi di contrabbasso classico e jazz. Ha iniziato lo studio del OUD – il liuto arabo - come autodidatta, poi Elias ha approfondito la tecnica dello strumento e la conoscenza della teoria musicale araba completando numerosi viaggi in Medio-Oriente e seguendo le lezioni del virtuoso palestinese Maestro Adel Salameh. Nel novembre 2010 Elias ha pubblicato con successo il suo album di debutto 'Orangetree';, con il virtuoso della viola d’amore Didier François (3 ° posto al P.I.M.P.I. 2011, Premio Italiano per la Musica Popolare Indipendente e classificato tra i primi 200 album di World Music 2011). Il suo secondo album The Tarot Album è stato selezionato come uno dei migliori album pubblicati nel 2012, dal famoso quotidiano italiano 'Il Manifesto / Alias'. Nel 2015 esce il terzo album dell’oudista Elias Nardi, “Flowers of fragility”, con un nuovo gruppo e che presenta un grande passo avanti in termini di influenze e texture sonore, ed accolto con entusiasmo dalla critica internazionale.

15 agosto 2016 ore 21:30 Piazza della Repubblica.

Titolo “The Blues Collective. Acoustic and electric blues”

Gruppo di ispirazione blues, costituito da valenti professionisti dell'area umbro-aretina, capitanati dal bassista e cantante Maurizio Bozzi. Maurizio è uno dei più conosciuti bassisti toscani, musicista poliedrico, produttore discografico, didatta, promotore culturale, attivo dagli anni '70 e che vanta collaborazioni illustri con famosi cantanti italiani e jazzisti internazionali. Fra le sue collaborazioni più significative: - il pianista e arrangiatore Marco Falagiani, con cui realizza due grandi tour di Pupo nel 1981-82; - la collaborazione con il pianista e arrangiatore Walter Savelli e il chitarrista Roberto “Bob Rose" Rosati con cui ha partecipato a sessioni di registrazione allo studio Natali di Firenze (Zucchero, Ramazzotti, Beppe Dati, Riccardo Azzurri...) - il grande pianista argentino, arrangiatore e direttore d'orchestra Angel “Pocho” Gatti ( Gerry Mulligan, Frank Sinatra, Astor Piazzolla) con cui ha realizzato tre albums jazz ( un live al Festival Jazz di Zagabria 1981); - la collaborazione con il pianista e arrangiatore Dado Parisini, con cui ha registrato una parte della colonna sonora del film dei Giancattivi “ Ad Ovest di Paperino” e grazie alla quale inizia la collaborazione con produttore e compositore Giancarlo Bigazzi con cui ha suonato negli album di Raf, Fiordaliso e partecipato al tour mondiale di Marco Masini nel 1996; - I'intenso e duraturo rapporto di collaborazione e di amicizia con il pianista e compositore Fabrizio Festa con cui ha fondato il “Festagroup”, realizzando tre album in studio, uno live al Festival Jazz di Montreux 1988. A metà; degli anni '80, grazie all'interesse del chitarrista Giovanni Unterberger, ottiene un contratto con la prestigiosa casa editrice Berben e pubblica tre metodi di basso di grande successo ( Il Basso Elettrico, L'Improvvisazione nel Basso Elettrico e I Grandi Riff del Basso Elettrico ), tuttora in distribuzione con più di 20000 copie vendute. Nella sua lunga storia artistica ho suonato con molti dei migliori musicisti italiani e stranieri tra cui Ted Curson, gli Eleventh House, Larry Coryell e Alphonse Mouzon, Al Di Meola e Larry Coryell.

23 agosto 2016 ore 21:30 Piazza Branchi.

Titolo: “Lisetta Luchini. Toscana in musica” musiche popolari toscane, il meglio della tradizione orale e d'autore della nostra terra.

Insomma: Lisetta Luchini, www.lisettaluchini.it è fiorentina di nascita, cantante, chitarrista, cantastorie e attrice, è oggi una fra le più applaudite interpreti del repertorio popolare toscano. Un patrimonio di canti, di musica, di teatro, di immenso valore culturale, che rischierebbe di andare perduto se non ci fossero interpreti come lei che da anni, senza concedersi un attimo di sosta, porta in giro per la Toscana e anche fuori regione quella tradizione antica che i media e la moderna industria musicale denigra o addirittura ignora

Fonte: Ufficio Stampa

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