
Ha raggiunto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che partecipava ad un dibattito alla festa dell'Unità di San Miniato (Pisa) e gli ha rovesciato addosso un secchio di letame. Protagonista del gesto, poco fa, un imprenditore della macellazione, Giovanni Cialdini, nemico giurato di una norma regionale che impone un limite il numero degli animali da macellare. Rossi era alla festa per presentare il suo libro 'Rivoluzione socialista'. L'uomo si è avvicinato, ha aggredito il governatore spingendolo a terra e gli ha rovesciato addosso il secchio di letame. Rossi ha reagito e l'uomo ha tentato di allontanarsi ma è stato riconosciuto e bloccato dalle forze dell'ordine. Qualche minuto perché Rossi potesse lavarsi e cambiarsi e la presentazione del libro è ripresa davanti al pubblico della festa che ha espresso solidarietà al presidente della Regione.
Il gesto compiuto dall'imprenditore che ha rovesciato un secchio di letame addosso al presidente della Regione Toscana è stato condannato dai dirigenti del Pd. Tra i primi ad esprimere solidarietà, pubblicando sul suo profilo facebook anche la foto del luogo in cui è avvenuto il maleodorante agguato il vicesegretario regionale del partito, Antonio Mazzeo "L'aggressione subita questa sera a San Miniato da Enrico Rossi è vergognosa e inaccettabile. E' un atto gravissimo. Si possono avere idee diverse, si può contestare e protestare. Ma il rispetto - scrive Mazzeo - è e deve essere alla base di tutto. La mia piena e totale solidarietà al presidente della Regione e la più ferma condanna a chi ha compiuto un gesto, semplicemente, inqualificabile".
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