
I lavoratori della Città Metropolitana di Firenze, esprimono la loro netta contrarietà per i provvedimenti che caratterizzano il Decreto Enti Locali attualmente in approvazione.
Le entrate proprie degli enti locali devono, in parte, per legge essere dirottate al governo (nel 2016 oltre 21 mln per la città metropolitana di Firenze e, in totale, 2 miliardi) e questa “operazione” viene chiamata “taglio agli enti locali”. Questa situazione ha creato le condizioni per il non rispetto del patto di stabilità da parte di quasi tutti gli enti locali (Province e Città Metropolitane). Il mancato rispetto del patto di stabilità comporta sanzioni che, con questo decreto vengono in gran parte mantenute. Non solo il taglio del salario accessorio dei lavoratori ma anche, e soprattutto, tagli obbligatori alla spesa che faranno cessare i servizi per i cittadini del territorio (edilizia scolastica, viabilità, trasporto pubblico locale e Servizi per il lavoro e Centri per l’Impiego in primis) e che impediranno il rinnovo dei contratti delle lavoratrici e lavoratori a tempo determinato (oltre 100 in Toscana con contratti in scadenza il 31/12/2016. Il decreto enti locali in approvazione al Senato conferma questa assurda situazione. A Firenze questo comporterà il mancato rinnovo dei contratti degli operatori della Protezione Civile e dei Centri per l’impiego quindi, per il territorio, la perdita di servizi fondamentali.
Fonte: RSU Città Metropolitana di Firenze
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