
Hanno provato a entrare nel business illegale della droga, ma è finita male per un gruppo di imprenditori di Santa Croce, Fucecchio, Cerreto Guidi e di Altopascio. Dalla Colombia hanno tentato di importare 54 chili di cocaina tramite un collegamento coi narcos. Il valore della sostanza stupefacente è stato stimato in oltre dieci milioni di euro.
La polizia tributaria ha però intercettato il carico, arrivato addirittura nel posto sbagliato: il porto di Genova anzichè quello di Livorno. Dentro però gli imprenditori ci hanno trovato soltanto... delle banane sostituite dagli investigatori.
Per sette di loro la condanna è già arrivata: è stata riconosciuta l'associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Donato Mecca (Altopascio) 7 anni, Enzo Pascoletti (Fucecchio) e Mirko Vasoli (Sarzana) 7 anni e 4 mesi. Addirittura 14 anni e 6 mesi a Michele Belcari (Cerreto Guidi) ritenuto il capo della 'banda'. I frateli Ferdinando e Gianfranco Scremin (Padova) sono stati condannati a 7 e a 8 anni.
Altri 4 imputati sono a processo sempre per questi fatti. Marco Bighesci (Fucecchio), Silvano Mossenta (San Miniato), Lorenzo Cresti (Santa Croce sull'Arno), e Jeorge Cardena (colombiano).
Dietro a tutta questa storia c'è anche un filo che porta a Giuseppe Raucci, il broker della droga trovato morto nel retro di un'auto alla Ginestra. I canali con la Colombia della 'banda del cuoio' e del pratese sarebbero le stesse e così gli investigatori avrebbero ricostruito il puzzle sull'omicidio di Raucci.
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