
Oltre cento persone hanno partecipato ieri sera all’iniziativa organizzata da Anpi Empoli e Arci Empolese Valdelsa dedicata al ruolo avuto dalle donne durante la Resistenza partigiana.
Alla serata, realizzata nell’ambito di Apritichiostro, ha partecipato anche l’assessore alla cultura del comune di Empoli Eleonora Caponi.
La serata, organizzata per ricordare nel settantesimo anniversario del primo voto alle donne il ruolo delle donne nella resistenza, è stata l’occasione per ricordare una figura essenziale per la Resistenza, Rina "Clara" Chiarini, originaria di Santa Maria e donna di grande coraggio. A ricordarla il nipote Valerio che ha ripercorso alcune tappe dell’avventurosa vita della zia. Un importante appello è stato quello lanciato dalla presidente del circolo Arci di Santa Maria Roberta Nardi: “sarebbe bello – ha detto – vedere la casa del fascio di santa Maria restaurata e dedicata a Rina e alle molte donne che hanno dato la vita per la nostra libertà”.
Dopo il ricordo di Rina la serata è proseguita con la visione del mediometraggio “Non ci è stato regalato niente” prodotto dal regista Eric Esser e basato sulla testimonianza di Anita Malavasi, nome di battaglia Laila. Una delle poche donne insignita del grado di comandante durante la lotta partigiana.
Il film ripercorre la vita di Anita-Laila attraverso i suoi ricordi e pensieri. Il quadro che emerge è quello di una donna forte delle sue convinzioni anche in età avanzata, consapevole del proprio ruolo di donna nella Resistenza che ha sempre cercato di far valere contro i pregiudizi machisti dell’epoca e non solo.
Fonte: Anpi Empoli - Ufficio Stampa
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