
Nuova condanna ma pena ridotta in appello per Rodolfo Fiesoli, fondatore e 'guru' della comunità per minori in difficoltà il Forteto in Mugello (Firenze), imputato di violenze nei confronti degli ospiti della struttura.
I giudici di secondo grado hanno inflitto a Fiesoli una pena a 15 anni e 10 mesi di reclusione: in primo grado la condanna era stata a 17 anni e mezzo. La riduzione si lega alla prescrizione delle accuse per alcuni episodi contestati a Fiesoli. Riduzione di pena da 8 a 6 anni poi per Luigi Goffredi, indicato come il braccio destro di Fiesoli. Per gli altri imputati - in tutto era 16 - ci sono state assoluzioni e altre riduzioni di pena.
Lunga la camera di consiglio della corte d'appello: ritiratasi nella tarda mattinata di ieri è poi rientrata in aula per la lettura della sentenza stasera
FORTETO, DONZELLI (FDI): "CONFERMATA L'ESISTENZA DELLA SETTA, ASSURDO CHE FIESOLI SIA A PIEDE LIBERO"
"L'impianto accusatorio della Procura ha retto: la corte d'appello ha confermato oggi in via definitiva nel merito che il Forteto è stato una setta dove per anni, nella copertura delle istituzioni, si sono perpetrati abusi e maltrattamenti gravissimi. In questo contesto è assurdo che i responsabili di questa vicenda, che ha distrutto la vita di centinaia di persone, siano ancora a piede libero. Su tutti Rodolfo Fiesoli, che nonostante la condanna probabilmente non andrà mai in carcere". E' quanto afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli, commentando la sentenza di appello del processo Forteto.
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