"Mamma, morirò di terrorismo": la lettera aperta sulla strage di Nizza

Marta Baggiani (foto da Facebook)

"Mamma, morirò in un attacco terroristico.

Ve lo dico perché è molto probabile che ciò accada. Faccio parte di quella parte privilegiata di giovani over 20 che hanno avuto la possibilità di studiare e girare un po' il mondo. E non l'hanno fatto per poi chiudersi in casa.

Certo, fossi nata ad Aleppo o a Kabul, adesso non staremmo qui a parlare di questa cosa, visto che difficilmente, e senza troppo clamore, sarei arrivata a questa età. Ma faccio parte di questa parte di mondo che fino a ieri poco faceva caso ai terroristi che facevano centinaia di morti al giorno in Medio Oriente. Poi il problema si è spostato più in qua. Per questo morirò in questa guerra, forse. I vostri genitori, o più probabilmente i vostri nonni, sono morti in altre guerre, più facilmente identificabili come tali, ma non per questo meno atroci.

Oggi io mi sento di combattere una guerra: una lotta contro la paura, contro l'ignoranza, contro chi ci vuole spaventati e manipolabili. A tutti loro dico: NOI NON ABBIAMO PAURA.

Ci siamo fatti in 4 per aprire le nostre menti, sui libri ma soprattutto in giro per il mondo, dove abbiamo raccolto il fiore della tolleranza e piantato il seme dell'amicizia, quella che non guarda alla religione e al colore della pelle. Non avremo paura di prendere i nostri aerei per vedere se quei semi crescono. Non avremo paura di continuare a viaggiare, vedere, toccare, sorridere, amare oltre ogni confine. Lo faremo per la nostra causa.

La nostra lotta è senza bombe, ma noi non abbiamo paura. E se cadremo vorrà dire che, come i nostri bisnonni non troppi anni fa, avremo combattuto per il valore più bello che c'è: la nostra libertà.

Questa è la nostra resistenza".

Sta facendo il giro del web la lettera aperta pubblicata da Marta Baggiani, 26enne studentessa di Santa Croce sull'Arno, da sempre 'cittadina del mondo'. Laureanda in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Marta ha studiato a Parigi e a Mosca: in quest'ultima meta ha svolto anche un tirocinio all'ambasciata italiana. Una risposta condivisa sia dagli amici che da semplici persone che condividono la strenua difesa della libertà dopo la serie di attacchi terroristici che hanno insanguinato gli ultimi mesi del 2016, Nizza inclusa.

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