I venerdì in Rocca, un tributo al pittore Cosimo Ulivelli

Il complesso archeologico La Rocca

Nell’inconfondibile cornice della Rocca di Santa Maria a Monte e con l’ottima partecipazione di pubblico, si è tenuto il quinto appuntamento de “I Venerdì in Rocca”, il ciclo di iniziative culturali promosso dall’amministrazione comunale di Santa Maria a Monte per l’estate 2016. «La conferenza dello scorso venerdì 8 luglio nel Parco archeologico La Rocca, è stata un’occasione per approfondire la conoscenza di Cosimo Ulivelli, ritenuto uno dei più prolifici pittori della scuola barocca italiana, nato a Firenze nel 1625 e documentato a Santa Maria a Monte tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento – dice il Sindaco, Ilaria Parrella – Per questo ringrazio il dottor Renato Colombai, che ha realizzato alcune ricerche sull’artista e ha ricostruito la figura di Ulivelli, la professoressa Roberta Barsanti, direttrice del Museo leonardiano di Vinci, e la dottoressa Patrizia Marchetti, che ha illustrato le carte rinvenute presso l’Archivio parrocchiale della Collegiata».

Ciascun relatore ha portato un contributo fondamentale all’approfondimento della personalità e dell’opera di Ulivelli. Assolutamente inedite le notizie relative alla data del decesso dell’artista, che peraltro mettono fine a difformità biografiche e all’indicazione sul luogo della sepoltura.

Di particolare curiosità il confronto fatto da Colombai tra la tela che raffigura il seppellimento di Santa Petronilla, opera del Guercino, e la tela di anonimo del XVII secolo raffigurante la Beata Diana di fronte a Cristo Risorto, da cui emergono evidenti similitudini per cui è possibile ipotizzare che chi l’ha dipinta conoscesse quella del pittore di Cento.

Educato grazie alla protezione di don Lorenzo de' Medici, nella scuola di Matteo Rosselli, il pittore ha completato la sua formazione artistica con Baldassarre Franceschini, detto “Il Volterrano”, di cui fu allievo ed epigono. Artista molto impegnato presso la corte granducale toscana, Ulivelli sembra aver goduto di una notevole reputazione nel corso della sua lunga esistenza. Volte e soffitti da lui dipinti, infatti, possono ancora oggi essere ammirate in molte chiese e palazzi fiorentini. Insieme con Jacopo Chiavistelli e Angelo Gori, l’artista ha affrescato le volte del corridoio di servizio della Galleria degli Uffizi con un ciclo pittorico ideato per celebrare uomini fiorentini illustri e le istituzioni. Suoi sono anche i dipinti presenti nella cupola della Santissima Annunziata, nei chiostri del Santo Spirito e di Santa Croce; altri affreschi si possono trovare nella chiesa del Carmine, in Santa Felicita e in quella d’Ognisanti. La conferenza è stata un’occasione per salvare dall’oblio la figura di un artista molto noto che, come riporta una delle sue biografie, è entrato in contatto con il paese di Santa Maria a Monte, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. È proprio qui, infatti, che Ulivelli morì il 7 settembre 1705.

Colombai, infine, ha svelato le prossime “traiettorie”: dopo la pausa estiva, gli incontri si occuperanno delle maestranze santamariammontesi che furono impegnate della costruzione della cupola di Firenze, di Domenico Novelli, grande predicatore e intellettuale attivo nel movimento risorgimentale e di Tullio Alpinolo Bracci, detto Kiribiri, personalità eclettica del secondo  futurismo.

 

 

Fonte: Comune di Santa Maria a Monte

Notizie correlate



Tutte le notizie di Santa Maria a Monte

<< Indietro

torna a inizio pagina