
Con il taglio del nastro della mostra “Les copains de la fureur - Gli amici della notte”, raccolta di opere del pittore impressionista belga Charles Szymkowicz, e il concerto dei Têtes de Bois inserito nel Chianti Festival, Castellina in Chianti ha dato ufficialmente il via al ricordo del centenario della nascita di Léo Ferré, poeta della libertà e dell’anarchia e scrittore monegasco che nel 1971 si trasferì nel borgo chiantigiano, dove vive ancora la sua famiglia. L’esposizione rimarrà allestita fino al 1 novembre nel Museo archeologico del Chianti senese e nella Rocca medievale e sarà affiancata, con lo stesso periodo di apertura, dall’esposizione ‘Paul Hoffman a colori’ nella suggestiva via delle Volte, con ventidue immagini catturate dall’obiettivo professionista del fotografo americano, nato 70 anni fa e legato anch’egli a Castellina in Chianti, dove visse alcuni anni.
Mostra dedicata a Léo Ferré: taglio del nastro nel ricordo dell’artista. La mostra dedicata a Léo Ferré si è aperta nel ricordo della sua figura attraverso le parole della famiglia, rappresentata dalla terza e ultima moglie dell’artista, Maria Cristina Diaz, e dai figli. Insieme a loro numerosi amici francesi e italiani e il vicesindaco e assessore alla cultura di Castellina in Chianti, Andrea Pucci, che ha sottolineato il profondo legame sociale e culturale fra Ferré e il paese chiantigiano fino dal suo arrivo negli anni ’70. I saluti personali e istituzionali hanno, poi, lasciato spazio alla mostra e alle opere di Charles Szymkowicz - pittore e amico di Léo Ferré, oltre che grande amante della Toscana e di Castellina in Chianti - illustrate dal critico d’arte Mario Crispolti, che ha messo in risalto il legame fra le opere e i suggestivi spazi che li ospiteranno fino al 1 novembre, il Museo archeologico del Chianti senese e la Rocca medievale, arricchiti e valorizzati dai loro tratti espressivi.
La mostra “Les copains de la fureur - Gli amici della notte” raccoglie oltre cento dipinti, incisioni e disegni realizzati dal pittore belga Szymkowicz fra gli anni Settanta e gli anni Duemila e uniti da una potente forza espressiva che richiama la stessa vena di Léo Ferré. L’esposizione è visitabile negli orari di apertura del Museo: nei mesi di luglio e agosto tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 19 e, nei mesi di settembre e ottobre, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18.
Mostra “Paul Hoffman a colori”. La mostra fotografica che vede protagonisti gli scatti di Paul Hoffman, invece, racconta Castellina in Chianti, la sua gente e il suo territorio negli anni ‘90, immortalati dall’obiettivo del fotografo americano che considerava il paese chiantigiano la sua ‘casa lontana da casa’. Su invito del Comune castellinese, Hoffman eseguì una prima campagna fotografica negli anni ’80 realizzando 5.500 scatti che sono ancora conservati al Museo di San Francisco. Negli anni ’90, poi, Hoffman tornò a Castellina per una seconda campagna fotografica, da cui sono tratte le ventidue immagini esposte lungo via delle Volte per valorizzare il territorio e le eccellenze locali sotto l’aspetto paesaggistico, culturale e produttivo, a partire dal vino. La mostra in via delle Volte è a ingresso libero.
Fonte: Comune di Castellina in Chianti - Ufficio Stampa
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