L’Istituto Prosperius al top mondiale di medicina digitale

Il dottor Milia (a destra) con il professor Bigazzi e una paziente paraplegica in riabilitazione con l'esoscheletro all'Istituto Prosperius

Il neurologo Paolo Milia, responsabile dell’area Robotica dell’Istituto Prosperius, è stato eletto vicepresidente della International Society of Digital Medicine nel corso del primo congresso mondiale di Digital Medicine and 3D Printing tenutosi in questi giorni a Nanchino (Cina) in contemporanea con il 6° Annual Academic Meeting della Chinese Medical Association.

“È un grande onore per il dottor Milia, per la nostra struttura e per la ricerca italiana”, dice il professor Mario Bigazzi, fondatore e presidente dell’Istituto Prosperius che, come noto, ha i suoi centri principali a Firenze e Perugia. “Si tratta di un riconoscimento per il lavoro di avanguardia che conduciamo ormai da molti anni nella robotica applicata alla riabilitazione, in collaborazione con numerose università europee ed americane”.

Abruzzese, 46 anni, laurea all’università Gabriele D’Annunzio di Chieti, dottorato in Scozia e vari stage in Usa, il dottor Milia è appunto esperto di riabilitazione robotica e al congresso di Nanchino ha presentato una relazione sugli eccellenti risultati ottenuti da numerosi pazienti paraplegici grazie ai modelli più avanzati di esoscheletro, l’ultimo dei quali, il modello Indego, presentato a Firenze in primavera nel corso della Partita del Cuore.

A Nanchino Milia ha impressionato l’uditorio con una lunga relazione dedicata proprio a queste esperienze. Relazione che gli è valsa la nomina prestigiosa. Gli stessi spettatori della Partita del Cuore hanno del resto visto con i propri occhi che l’esoscheletro, con un particolare addestramento, consente al paraplegico di recuperare la funzionalità delle gambe, di alzarsi in piedi e camminare con tutto ciò che significa in termini di benessere dell’organismo e di attese psicologiche.

“Non nascondo”, dice il dottor Milia, “di essere particolarmente contento di questo riconoscimento che si aggiunge ai tanti altri che l’Istituto Prosperius ha ricevuto nel corso degli anni. Tra l’altro ne avverto già le promettenti conseguenze: la rivista scientifica Digital Medicine mi ha invitato a collaborare con alcuni articoli. Ma siamo solo all’inizio, così come siamo all’inizio o poco più con la robotica per la riabilitazione. Ci attendono progressi enormi, oggi inimmaginabili, a beneficio dei paraplegici”.

Fonte: Ufficio Stampa

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