Chiuso ai gruppi il Corridoio Vasariano dopo l'esposto in prefettura. Le reazioni

Il Corridoio Vasariano

Con effetto immediato, la Direzione delle Gallerie degli Uffizi ha sospeso le visite per gruppi nel Corridoio Vasariano. La decisione è stata disposta dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito di un esposto sulle condizioni di sicurezza attuali dell’ambiente, presentato nei mesi scorsi alla Prefettura, e al conseguente sopralluogo degli stessi Vigili del Fuoco.

Inoltre, le temperature eccezionalmente alte di questi giorni, che oltrepassano i limiti regolamentari per visitatori e custodi, rendono comunque inagibile l’ambiente e confermano la giustezza della scelta di rimuovere le opere pittoriche dal suo interno a causa delle condizioni climatiche non favorevoli per la loro conservazione.

I problemi sono la lunghezza e le due uscite

Il problema delle norme antincendio nel Corridoio Vasariano è causato, principalmente, dalla sua lunghezza, circa 800 metri, e dal fatto che le uscite sono solo due, una all'inizio e una alla fine. Lo conferma il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Firenze, l'ingegner Roberto Lupica, che dopo l'esposto presentato nei mesi scorsi ha indicato alla direzione degli Uffizi e al ministero di Beni Culturali e Turismo le possibili soluzioni ma ha anche confermato l'impossibilità, allo stato, di concedere l'utilizzo per visite di gruppo o di singoli.

"Soluzioni ci sono - conferma Lupica - ma prima di tutto la direzione del museo deve decidere cosa fare del Vasariano. Così com'è non è fruibile neppure per visite saltuarie". Il comandante conferma che dopo l'esposto, "molto articolato", i vigili del fuoco hanno effettuato una serie di controlli sia alla Galleria degli Uffizi sia al Corridoio, anche in considerazione del cantiere aperto e della fruibilità da parte dei visitatori. "Nel museo non abbiamo riscontrato particolari problematiche - conclude ancora Lupica -.

Certo tutto è migliorabile ma con la direzione abbiamo lavorato senza particolari problematiche. Diverso è il discorso sul Corridoio per il quale siamo disponibili a valutare i progetti che ci dovessero essere presentati, e pure le deroghe che sono possibili per i musei".

Il sindacalista della sigla Confsal Unsa Beni culturali Learco Nencettimio rivendica l'esposto
A rivendicare come propria la presentazione dell'esposto sul Corridoio Vasariano, nello scorso aprile, è stato il sindacalista della sigla Confsal Unsa Beni culturali Learco Nencetti. "Ho deciso di farlo - dice oggi il sindacalista - a tutela della sicurezza dello spazio e per denunciare il numero indiscriminato di accessi al Corridoio: 7-8 visite al giorno, ognuna con in media 15 partecipanti. Scrissi inoltre che il corridoio è privo di uscite antincendio nei tratti intermedi del percorso, e sprovvisto di una segnaletica di sicurezza chiara", ha concluso Nencetti.

Problemi sicurezza anche ad Accademia
I problemi di sicurezza non riguardano solo il Corridoio Vasariano ma anche la Galleria dell'Accademia sempre a Firenze. A dirlo è ancora il sindacalista della sigla Confsal Unsa Beni culturali Learco Nencetti che nei mesi scorsi aveva presentato l'esposto sul Corridoio e, oggi, ha indirizzato una nuova lettera al comando dei vigili del fuoco chiedendo il rispetto delle norme di sicurezza all'Accademia. Qui, spiega, i bagni pubblici e gli spogliatoi dei dipendenti si trovano nel sottosuolo con una sola uscita di sicurezza, e non due, perché l'altra, spiega Nencetti, è chiusa da diverso tempo "per dare spazio, al piano superiore, ai banchi del Bookshop antistante la biglietteria della Galleria".

Nella lettera-esposto indirizzata, tra gli altri, anche al segretario generale del ministero di beni culturali e turismo, al direttore del museo, ma anche al prefetto e al sindaco di Firenze, il sindacalista chiede di capire se, e chi, ha concesso la deroga a una situazione che, visto anche "l'alto numero dei visitatori giornalieri presenti (circa 4.500 presenze)", mette in pericolo gli stessi visitatori e i dipendenti della Galleria che ospita il David di Michelangelo.

Pier Carlo Testa, Presidente Fiavet Toscana: Gravità inaudita

Gli operatori da anni offrono al mercato mondiale del turismo la visita guidata al Vasariano.
Si sa che a luglio da sempre a Firenze fa molto caldo e che uno spazio costruito secoli fa non ha tutte le caratteristiche che oggi vengono chieste per aprire alle visite, ma questo non ha mai scoraggiato migliaia di turisti che hanno continuato a prenotare le visite al Corridoio, considerata una esperienza unica ed emozionante.

Con la chiusura, comunicata da un giorno all'altro e senza possibilità di riprogrammare una data alternativa nell'arco della stagione, i tour organizer contano a migliaia le cancellazioni forzate e valutano in decine di migliaia di euro il danno subito. E decine i posti di lavoro degli addetti al settore messi in pericolo.

Ma il danno enorme è prima di tutto per l'intera città, che si vede privata della possibilità di offrire un luogo fra i più affascinanti ed originali. Una sconfitta per chi vorrebbe ottimizzare la fruizione delle grandi bellezze che tutto il mondo vuole venire a vedere.

Fiavet Toscana chiede che si trovino le soluzioni adeguate nel rispetto delle diverse categorie professionali coinvolte per una riapertura in tempi rapidi e certi. Fiavet Toscana ha offerto alla direzione degli Uffizi la piena disponibilità per trovare la soluzione tecnica concretamente realizzabile per riaprire le porte del Corridoio alle visite al più presto possibile.

Fonte: Polo museale fiorentino

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