Attivata a Careggi la nuova Ortopedia oncologica pediatrica


Careggi ha attivato la nuova Ortopedia oncologica pediatrica, struttura assistenziale che sarà presentata nel corso di una conferenza stampa in programma lunedì 11 luglio alle 13 nella Sala Gialla della Direzione al secondo piano del Padiglione 2 del Nuovo Ingresso in Largo Brambilla a Firenze.
Saranno presenti: l’Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana Stefania Saccardi, il Direttore generale di Careggi Monica Calamai, il Direttore generale del Meyer Alberto Zanobini, il Prorettore all’area medico-sanitaria dell’Università di Firenze Paolo Bechi. Interverranno inoltre il Direttore del Dipartimento oncologico di Careggi Marco Carini, il Direttore dell'Ortopedia oncologia e ricostruttiva AOUC Domenico Andrea Campanacci, il Direttore del Centro di Eccellenza di Oncoematologia pediatrica AOUM Claudio Favre e i professionisti delle due aziende responsabili dei percorsi assistenziali nell’ambito dell’oncologia e della chirurgia ortopedica pediatrica.

La nuova struttura è diretta dal dottor Giovanni Beltrami ed è impegnata, in stretta collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer, nella chirurgia dei tumori dei muscoli e dello scheletro nell’età infantile e nell’adolescenza. Gli interventi sono eseguiti anche su bambini molto piccoli di poche settimane, fino a pazienti di 18 anni. Si stimano circa 250 operazioni all’anno con tecniche di chirurgia ortopedica ad alta complessità, il cui obiettivo è evitare l’amputazione dell’arto aggredito dal tumore. Per questo la nuova struttura collabora inoltre con l’Ortopedia oncologica e ricostruttiva di Careggi e con l’Oncoematologia del Meyer, nell’ambito del Centro Regionale di Riferimento della Chirurgia oncologica e ricostruttiva dei sarcomi dell’osso e delle parti molli.

In questo tipo di tumori la sopravvivenza è stimata nel 70% a cinque anni dall’intervento e sono molti i pazienti complessi per i quali è necessario prevedere trattamenti di radio e chemioterapia sia prima che dopo l’operazione.  È possibile ripristinare l’integrità delle ossa e dei muscoli, dopo l’asportazione della lesione oncologica,  grazie a tecniche di trapianto e autotrapianto e a protesi innovative realizzate con stampanti 3d. Anche la chirurgia robotica è di supporto in alcune fasi di questi interventi  complessi, quando è richiesta un’alta precisione necessaria a preservare l’integrità di fibre delicate come quelle nervose, indispensabili a garantire le funzioni motorie.

Fonte: Ufficio Stampa Azienda ospedaliero - universitaria Careggi

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