Referendum, le ragioni del no alla casa del popolo di Puppino

"In tanti che discutono di Costituzione in una calda serata estiva, sono una gran bella cosa per la democrazia. La democrazia della gente, popolare, dal basso, quella con lo spirito positivo di unione e non di divisione, come dopo la guerra partigiana, quando nacque la Costituzione della Repubblica Italiana. Così ci ricordava Gianluca Lacoppola, della Segreteria Provinciale dell’Associazione Nazionale dei Partigiani (ANPI), compatta per il NO alla riforma costituzionale Renzi - Boschi, lo scorso giovedì, alla Casa del Popolo di Puppino, a Castelfiorentino.

Chi pensava (o sperava) che il nostro convinto e motivato NO fosse un referendum contro il governo Renzi ed il PD, sarebbe stato deluso! Da parte dell’ANPI si ricordava invece cosa era avvenuto quando il governo di Unità Nazionale tra Democristiani e Comunisti si ruppe, nel 1947: i lavori parlamentari per dare all’Italia una delle più belle costituzioni al mondo andarono avanti, indisturbati. Sia Togliatti che De Gasperi avevano grande senso dello Stato. Sapevano che non si può fare confusione tra le regole del gioco, la Costituzione ed il sistema elettorale, facendoli a proprio uso e consumo, come ha invece provato a fare l’attuale Primo Ministro, minacciando che è se non passa il SI è una disgrazia per l’Italia, che piomberà nella più nera recessione (questo lo ha detto anche la Confindustria), che dopo di lui il diluvio!

Non è così, come si vedrà quando le ragioni del no prevarranno, nelle urne elettorali, anche se l’informazione pubblica ed il tam tam per il sì è potentemente in azione. L’Anpi è favorevole a velocizzare i tempi di approvazione delle leggi, differenziando le funzioni delle due Camere (o eliminando del tutto il Senato, aggiungiamo noi del no), mentre con la falsa abolizione del Senato proposta nella riforma costituzionale Renzi - Boschi si fa solo una gran confusione (vedi art. 70), non viene per niente eliminato l’attuale “rimbalzo” delle leggi tra Camera e Senato, anzi, si complicano le cose con 10 (dieci, si, dieci) procedure diverse per approvare le leggi.

NOI DEL NO vorremmo una risposta chiara da chi dice che questa è una buona riforma della Costituzione!

L’Anpi è favorevole al taglio netto dei costi della politica dimezzando  e non riducendo di poco il numero dei parlamentari, unificando i servizi delle due Camere e tagliando gli stipendi di deputati e senatori. perché stipendi da 13.000 euro, quando in Spagna deputati e senatori guadagnano “solo” 3.000 euro? Per non parlare di tutti gli altri privilegi: in Inghilterra si rimborsa l’autobus per chi deve andare in Parlamento, in Italia anche il parrucchiere!

NOI DEL NO vorremmo una risposta chiara da chi dice che questa è una buona riforma della Costituzione!

Sempre alla casa del Popolo di Puppino, l’esperto sulla Costituzione italiana, Francesco Baicchi, ha poi dimostrato come questa riforma riduca molto gli spazi della democrazia. Chi sa che se passa la riforma Renzi – Boschi quasi tutti i parlamentari, di tutti i partiti, saranno scelti dalle segreterie dei partiti stessi e non conta niente chi si vota??

NOI DEL NO vorremmo una risposta chiara da chi dice che questa è una buona riforma della Costituzione!

A Puppino, Baicchi ricordava che grandi banche e i centri della finanza speculativa chiedono da tempo riforme istituzionali per concentrare più potere nelle mani di pochi e ridurre l’importanza del Parlamento. La società finanziaria speculativa statunitense Jp Morgan scriveva in suoi documenti ufficiale nel 2013:

I sistemi politici dei paesi del sud Europa, e in particolare le loro Costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono INADATTE (vedi http://culturaliberta.wordpress.com/).

Questa (contro)Riforma Costituzionale la sta accontentando. I grandi interessi economici vogliono governi che seguono politiche di austerità, privatizzare scuola e acqua, sanità e servizi essenziali, precarizzare il lavoro. Noi del no proponiamo un confronto pubblico il prima possibile, comune a tutti, che si sia per il NO o per il SI. Rispettare la Costituzione, per poterla anche in seguito migliorare: rispettiamo la volontà popolare espressa dal Referendum del 2011 contro la privatizzazione dei servizi pubblici e dell’acqua. Smettiamo di svendere e di far guadagnare i privati sui i Beni Comuni, che sono di tutti. Anche su questo aspettiamo una risposta.

Il nostro NO è alla riforma della Costituzione così come è stata pensata, uno stravolgimento fatto a colpi i decreti del governo, di fiducia e di ricatti politici. NON SIAMO NOI I VERI CONSERVATORI: questa riforma, per parafrasare Tomasi di Lampedusa, tenta di cambiare tutto per non cambiare niente, perché vuole diminuire le forme di democrazia e lasciare ancora più saldamente il potere in mano a chi lo ha già.

Per chi vuole impegnarsi, da ora e nei prossimi tre mesi, potete trovarci su facebook come “Comitato per il No – Valdelsa”, in attesa della sottopagina di Castelfiorentino.

Per adesioni scrivere a: cdcempolesevaldelsa.castello@gmail.com

 

Fonte: Comitato per il no - sede di Castelfiorentino

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