
Sprizza gioia da tutti i pori Alberto Elia dopo il suo ritorno nelle file dei "Lupi".
Le sue dichiarazioni, il giorno successivo alla firma, che le lega per la stagione 2016-17 al club biancorosso, sono un autentico atto di fede.
Il centralone, nato a Tarquinia nell'agosto del 1985, che compirà 31 anni a breve, è felice ed in parte emozionato, al pensiero di tornare a Santa Croce in A2 e, sicuramente, non recita affatto la parte, come qualche "soldato di ventura", piuttosto esperto in materia, avrebbe potuto fare. Le sue sono parole vere.
"E' un sogno tornare ai "Lupi" – dice Elia - perché qui mi sento come a casa, conosco bene l´ambiente, ritrovo vecchi amici e riprendo iniziando da allora, da quella primavera del 2011, quando cedemmo in finale a Padova, nei play-off promozione per la A1, per portare a compimento quello che non riuscimmo a fare allora".
- Quell´anno, però, arrivò la Coppa Italia.
"A Verona, con quel 3-0 sulla Marcegaglia Ravenna, scrivemmo una pagina importante. Il ritorno al PalaParenti, con la coppa mostrata ai tifosi, fu fantastico ed emozionante. Ricordo l'abbraccio della gente e quello della Curva in particolare. Ecco, proprio della Curva c'è bisogno, per iniziare tutti insieme la nuova stagione".
Dal 2011 ad oggi Elia ha giocato per due anni a Castellana Grotte: prima in A2 e, l'anno successivo in A1, dopo aver centrato la promozione. Stessa cosa a Monza: in principio in A2 e poi in A1, chiudendo infine a Perugia in A1 come terzo centrale ed una finale scudetto persa con Modena.
Vincenzo Tamburo, suo grande amico, lo chiamò dopo il suo passaggio nelle file della compagine sponsorizzata dalla Kemas ed Elia, ebbe un primo contatto col d.s. Pagliai informadolo di essere, in pratica, sul mercato.
Una volta acquisita la A2 dal Parella Torino, è iniziata una trattativa conclusasi in tempi medio-brevi fra le due parti.
"Credo di poter dire – afferma il centrale – che Pagliai ha fatto un ottimo lavoro in sede di mercato, ingaggiando giocatori italiani affermati e due brasiliani, un palleggiatore ed uno schiacciatore, che personalmente non conosco, ma sul conto dei quali ho ricevuto buone indicazioni. Al momento mi trovo in Puglia, esattamente a Bari, con la mia ragazza ma non è escluso che, fra qualche giorno, non possa fare un salto a Santa Croce per un primo sopralluogo prima del raduno del mese d´agosto.
Resterò costantemente aggiornato seguendo il sito del club che, in questi cinque anni, ho sempre consultato, come pure quello della Fossa dei Lupi; li ho messi a suo tempo fra i preferiti, perché dei colori biancorossi non mi sono mai dimenticato".
Elia è pronto ad affrontare una nuova stagione e, la Santa Croce biancorossa, pronta a riabbracciare il Pupone. Questo è il suo nome di battaglia, anche se c´è chi lo ha soprannominato con l'appellativo di Profeta.
In questo caso, la sua prima "lettera" al popolo biancorosso, è stata questa, all'insegna della ritrovata fede nei colori a lui cari e nel nome dei "Lupi".
Fonte: Lupi Santa Croce - Ufficio Stampa
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