Città Metropolitana e Comune di Firenze individuano la soluzione per gli studenti in sovrannumero Istituto scolastico Saffi. La Città Metropolitana di Firenze e il Comune di Firenze hanno individuato insieme i locali in cui consentire di svolgere l'attività didattica nel prossimo anno scolastico 2016-2017 per gli studenti risultati in sovrannumero. Dopo un sopralluogo compiuto stamani, la soluzione proposta al Saffi è quella di 13 aule nella scuola media Guicciardini-Poliziano, a Firenze in via Ramirez De Montalvo 1, nel quartiere di Rifredi. La proposta è stata comunicata al dirigente scolastico Valerio Vagnoli che ne parlerà domani, mercoledì, al Consiglio dei docenti. "Ci sembra una soluzione temporanea buona - commenta Giampiero Mongatti, consigliere della Città Metropolitana delegato alla Rete scolastica - Contiamo di poter allestire un nuovo '''edificio''' in legno nell'area di San Salvi entro due anni per poter riportare tutti gli studenti nella stessa zona dell'istituto provinciale. Ringraziamo la disponibilità del Comune di Firenze e dell'assessore Cristina Giachi per avere facilitato il percorso".
Prende la parola Giachi
Trovate le nuove aule per l’Istituto alberghiero Saffi. Sono quelle dell’Istituto Guicciardini, a Castello, che l’assessorato all’educazione ha individuato grazie ad una riorganizzazione del suo patrimonio edilizio.
«Le aule aerano attualmente utilizzate dall’Accademia delle Belle Arti – ha spiegato la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi – ma quest’ultima ha liberato gli spazi che abbiamo subito girato al Saffi».
«Ci siamo occupati della vicenda in spirito di collaborazione con la Città metropolitana, ente responsabile delle scuole superiori, che sta provvedendo alla soluzione definitiva del problema con la realizzazione di una nuova struttura – ha ricordato – e così, quando si è offerta l’opportunità di poter concedere all’alberghiero i locali della Guicciardini, non ci abbiamo pensato un attimo: sarà dunque possibile l’iscrizione di tutti i 100 studenti che, in mancanza di spazi, rischiavano di rimanere tagliati fuori dalla possibilità di seguire le proprie aspirazioni formative ».
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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