
Il Csa Intifada è lieto di presentare 'Loro di Napoli', miglior film italiano al festival dei Popoli, premio Télérama e menzione speciale al Fcaal di Milano. alle ore 21 prima della proiezione interverrà il registra Pierfrancesco Lidonni,Renzo Ulivieri presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio e Massimo Cervelli giornalista sportivo e storico del calcio● LORO DI NAPOLI ●
un film di Pierfrancesco Li Donni, soggetto: Pierfrancesco Li Donni; sceneggiatura: Pierfrancesco Li Donni, Giacomo Bendotti; musiche: Raffaele Inno; montsggio: Matteo Gherardini; fotografia: Chiara Caterina; suono: Salvatore Tagliavia, Simone Altana, Luca Ranieri, Italia 2015, 75 minuti
➽ miglior film italiano al festival dei Popoli, premio Télérama e
menzione speciale al Fcaal di Milano
➽ A Napoli, nel 2009, a due passi da piazza Garibaldi, nasce l'Afro-Napoli United, una squadra di migranti
partenopei provenienti dall'Africa e dal Sud America, composta da italiani di seconda generazione e napoletani.
Giocano tornei amatoriali nei campi della periferia nord di Napoli e vincono. Sempre.
Cinque anni dopo il sogno di Antonio, il presidente e fondatore dell'Afro-Napoli, è quello di portare i suoi ragazzi a calcare i campi dei campionati Figc. Ma le leggi italiane non lo permettono: a molti di loro manca il documento 'giusto'. Antonio, però, non vuole rinunciare. E con lui Adam, Lello e Maxime. Adam è figlio di una coppia di Ivoriani, ma è stato adottato da una famiglia napoletana. Parla il dialetto, si muove nella sua città con la svogliata disinvoltura di qualsiasi suo coetaneo. Lello invece, è apolide. Nato e cresciuto nei quartieri spagnoli, non è mai stato registrato all’anagrafe. Maxime infine ha lo sguardo di chi in Italia arriva da fuori, è permaloso e contemporaneamente mite. Sogna con rabbia di diventare un calciatore famoso, ignorando completamente l’illusorietà del suo desiderio, scegliendo quest’obiettivo come palliativo di un’esistenza insostenibile.
➽ Ho iniziato a pensare a Loro di Napoli nell'estate del 2013. Ero in viaggio e mentre sfogliavo un quotidiano la mia attenzione è stata catturata da un articolo che parlava di una squadra amatoriale dal nome affascinante: AfroNapoli United. Un'intera pagina raccontava le vittorie e l’esperienza positiva di questa piccola squadra di periferia: una storia di sport e integrazione, di migranti e di italiani di seconda generazione. Sono sceso a Napoli (…) Quello che ho incontrato è stato un gruppo alle prese con un problema inedito nel proprio percorso sportivo (…) affrontare la burocrazia significa in realtà affrontare la legge, ovvero quell’atteggiamento ostile che lo Stato Italiano ha deciso di avere verso i migranti e i loro figli. Il momento che Afro-Napoli stava vivendo mi sembrava quindi un’occasione irrinunciabile per gettare luce sulle difficoltà pratiche, oggettive, che ostacolano ogni percorso di integrazione. E tutto questo a Napoli, la città del calcio, di Maradona, della latitanza dello Stato (Pierfrancesco Li Donni).
➽ Tanto per definire quanto sia ormai labile il confine tra fiction e documentario, Loro di Napoli contiene pagine molto divertenti dovute a parentesi di spontanea comicità, che spesso appaiono debitrici di tutta una precisa tradizione italiana legata alle scalcinate congreghe maschili alle prese con un obiettivo più grande di loro (I soliti ignoti, L’armata Brancaleone…), mentre la gloria conquistata su marginali campetti di calcio evoca scenari sbellichevoli che richiamano alla mente l’esilarante modello-Oronzo Canà (L’allenatore nel pallone). A fianco di questo, Li Donni conduce parallelamente un discorso scientemente sociale, con quello sguardo a metà tra indulgente ed edificante che spesso alligna nel documentario italiano delle buone intenzioni. Ma Li Donni ha la saggezza di non calcare troppo la mano e di soffermarsi di più su un altro canone cinematografico, quello della gloria sportiva come strumento di riscatto sociale per le immense difficoltà della vita.
La proiezione del film è stata inserita nel programma della festa della comunità in resistenza, all'esterno della struttura sarà presente un mercatino dell'artigianato e dell'usato. Alle 20:30 inolte cena con prodotti del Gas a chilometro zero e biologici (preferibile la prenotazione).
Fonte: Csa Intifada
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