
"Leggendo gli ultimi articoli sui commenti fatti sulla decisione dell'amministrazione comunale di dare in affidamento una rotatoria alla nostra modestissima associazione “CO.S.SAN” (nel cui nome sono evidenti due parole: Senegalesi di Santa Croce), ci viene subito l'amaro in bocca.
Non abbiamo nulla contro il Sig. Oliveri ma, una domanda giunge spontanea: perché aspettare questa adozione per venire allo scoperto con una così scioccante notizia?
Ah! Pardon, non è una novità? L'aveva già detto e fotografato? Quale era il titolo del giornale di allora?
“Rifiuti speciali sotto la rotatoria dedicata ai bambini!” o “Prestigioso riconoscimento al sapore di veleno”?
Se così fosse, e se dovesse essere confermato, ci schiereremo dalla sua parte perché sarebbe uno scandalo inaudito.
Il beneficio del dubbio pende però dalla parte di chi (come noi) legge dopo, più lontano, i motivi di un tale allarmismo e capisce le vere paure del Sig. Oliveri .
Attirando l'attenzione su un vecchio, invisibile e forse dubbioso pericolo, voleva avvertire l'opinione pubblica di un altro pericolo ben più grave e imminente: ”L'invasione dei luoghi pubblici santacrocesi di simboli strani e/o altri oggetti non propriamente identificati”. Altroché erba alta!
Allora sarà nostra premura tranquillizzare il Sig. Oliveri e tutti cittadini che la pensano come lui che nulla di tutto ciò corrisponderà al vero, alla nostra volontà di fare di Santa croce una città accogliente e col passo con i tempi di oggi.
A sorreggere questo nostro ultimo pensiero sarà l'amministrazione comunale stessa e il contratto che ci lega, che, come Lei ben sa e sappiamo anche noi fin dalla richiesta di affidamento, conterrà più oneri e vincoli che permessi di fare in quella rotatoria ciò che ci piace e pare…
Alle parole del nostro Presidente “qualcosa che fa riferimento alla comunità senegalese” non dare subito una connotazione e giudizio negativi se non sa ancora di cosa intendeva.
Immaginiamo senz'altro ciò che il Sig. Oliveri s'immagina, per cui, abbassiamo i toni perché oltre a quella targhetta (uguale per tutti) di cui parla e dove si può leggere il nome della nostra associazione che fa riferimento ad una comunità che vive e lavora da decenni a Santa croce, non troverà “di tutto di più”.
Per quanto riguarda i toni a dir poco separatisti per non dire di istigazione all'odio da parte della Lega e simili, ci sentiamo di calare un velo pietoso e astenerci a fare qualsivoglia commento a riguardo".
Fonte: Comitato stampa della Co.s.San
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