Defibrillatori rifiutati, il M5s: "Complimenti a chi ci ha osteggiato e adesso gongola"

Il momento della mancata consegna alla materna (foto gonews.it)

Continua a non placarsi la polemica sui defibrillatori non accettati dai due istituti scolastici di Castelfranco di Sotto. La donazione del Movimento 5 Stelle è stata rifiutata per il simbolo della forza politica sopra ai defibrillatori. Ecco il comunicato col quale il Movimento ha voluto commentare la vicenda:

Ecco scoperto il perfido piano: il movimento 5 stelle voleva dimostrare che era possibile fare politica impegnandosi per il territorio, investendo su salute e scuola, restituendo parte dei loro stipendi istituzionali.

Complimenti a chi lo ha sistematicamente osteggiato e a chi adesso gongola per aver bloccato tutto, in nome di una politica che parla di strumentalizzazioni, di questioni morali e di libertà dimostrando solo che non esistono nelle scuole e nelle istituzioni. Si è liberi quando vi è permesso di pluralità non quando vi è un'unica voce ammessa.

Perché chi con la politica ha costruito la propria vita e la propria carriera non la può concepire in modo diverso e parole come restituzione e dono di un defibrillatore sono un offesa.

Il problema è che la buona politica entri nelle scuole? Secondo noi belle iniziative come queste dovrebbero essere portate ad esempio, per far avvicinare il più possibile le persone alla cosa pubblica. Non è più possibile pensare che la politica sia una cosa da non fare o di cui non parlare: questa è la tragica conseguenza di una brutta politica, che fa comodo a chi sa farla solo così.

Politici che si tagliano lo stipendio comprando 100 defibrillatori per scuole, palestre e associazioni sportive con soldi presi dai Loro conti correnti, perché pensano che il loro stipendio sia troppo alto e vogliono restituire concretamente questi soldi ai cittadini, viene definito “strumentalizzazione” del gesto.

In tutti questi anni a nessuno era mai venuto in mente di fare una cosa simile per il bene dei cittadini: forse di strumentalizzazioni del genere ce ne è bisogno. Perché non iniziano anche loro a restituire oppure accolgono finalmente le proposte di legge per la riduzione del loro stipendio tabellari?

Siamo più chiari: ben vengano iniziative simili da tutti, nessuno vieta loro di restituire parte dello stipendio.

Forse tutto questo poteva essere fatto anche senza simbolo, noi chiediamo: perché?

Qualcuno ci ha detto e scritto “se lo volevate fare per i bambini lo facevate senza simbolo”. Giusta osservazione ma chiediamo allora “chi lo ha rifiutato ha pensato al bene dei bambini o al proprio tornaconto?”

Movimento 5 Stelle - Castelfranco di Sotto

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