Alberti (Lega) su Il Forteto: "Ascoltati Bindi e Vespa, si passerà alla relazione finale"

Jacopo Alberti

La speciale Commissione consiliare, incaricata di approfondire la tragica e controversa vicenda relativa alla cooperativa mugellana “Il Forteto”, è ormai quasi giunta al termine del suo lungo ed articolato lavoro d’indagine. “Nella giornata di ieri - afferma Jacopo Alberti, Consigliere regionale e membro della stessa commissione-abbiamo ascoltato l’Onorevole Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare Antimafia, che ha fortemente voluto essere sentita a Firenze, principalmente per porre la parola fine ad illazioni di stampa e sui Social che, secondo lei a torto, la vedrebbero aver avuto rapporti con la struttura di Vicchio.”

“La Bindi - precisa Alberti - ha, dunque, sottolineato di non essere mai stata fisicamente al Forteto, né in veste istituzionale né privatamente, non avendo quindi mai avuto alcun contatto, diretto o indiretto, con i responsabili della famigerata comunità. Sono totalmente estranea ai fatti che sono oggetto dell’inchiesta portata avanti dalla Commissione, ha lapidariamente concluso l’esponente del Pd. Ben più interessante e forse foriera di qualche novità dovrebbe essere, viceversa, la testimonianza di Bruno Vespa che, dopo diverse titubanze, ha deciso d’accettare l’invito della Commissione e quindi sarà ascoltato nel pomeriggio del prossimo 16 giugno.”

"A parte ciò voglio confermare che, come da noi espressamente richiesto, gli atti finali verranno inviati alle Procure di Firenze e Genova, mentre, nonostante le mie insistenze, non si è ritenuto di dover girare la documentazione anche alle più alte cariche dello Stato, come il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, quello della Camera ed al premier Renzi. Infine - conclude Jacopo Albert i- riguardo all’ipotesi Commissariamento, da noi caldeggiata da tempo, le ultime esternazioni di alcuni esponenti del Partito Democratico che paiono orientarsi verso questa soluzione, mi fanno affermare 'Meglio tardi che mai'; purtroppo, tale ipotesi doveva essere adottata fin dal 2013, anche perché tuttora, col nuovo Cda, non vi è assolutamente quella discontinuità che sarebbe veramente auspicabile, quanto necessaria per rilanciare pienamente la cooperativa.”

Fonte: Lega Nord - Ufficio Stampa

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