
"La qualità dell’aria che respiriamo è un interesse comune, un interesse legato non solo al cattivo odore, che è connesso alla qualità della vita e può causare disagio, ma soprattutto alla salute. Diventa quindi tutela dell’ambiente e quindi tutela dell’individuo: è un diritto di tutti. Per questo il nostro Comune è sempre stato in prima linea nel portare avanti progetti e protocolli di monitoraggio dell’aria, per prevenire ed avere sempre sotto controllo la situazione.
In un contesto urbano, come noto, le maggiori sorgenti di emissione sono rappresentate dal traffico veicolare, dal riscaldamento invernale delle abitazioni e dalle lavorazioni industriali: riguardo a queste ultime, il nostro territorio vede una elevata concentrazione di impianti industriali, nel settore principalmente conciario. La maggior parte delle aziende ha sempre dimostrato la volontà, con investimenti nei processi e negli impianti, di operare nel più completo rispetto degli standard e dei regolamenti. Il nostro distretto industriale, peraltro riconosciuto tale con delibera del Consiglio Regionale, ha ottenuto e mantiene la certificazione EMAS, il sistema comunitario di eco-gestione, a dimostrazione dell’attenzione rivolta alle tematiche ambientali.
Ciononostante, la tipologia stessa delle lavorazioni le rende potenzialmente rischiose: per questo motivo il monitoraggio costante e diffuso delle emissioni diventa imprescindibile, così da abbinare ad un approccio preventivo una logica di verifica continua.
Il Comune di Fucecchio ha negli anni sottoscritto protocolli di intesa con altri Comuni, Regione, Arpat e soggetti privati portando avanti importanti campagne per i rilievi. L’accordo per la gestione del centro di telerilevamento nel sistema produttivo del comprensorio del cuoio, approvato con delibera di Giunta Regionale, ha consentito negli anni il monitoraggio continuo delle emissioni, con intenti preventivi e di miglioramento del sistema produttivo nel suo complesso. Tale sistema, tramite l’analisi dei dati ricevuti da una postazione centrale, permette l’individuazione in tempo reale dei parametri che possono essere direttamente correlati ad anomalie.
L’ultimo accordo è scaduto da pochi mesi. Gli uffici si sono già attivati per il rinnovo, incontrando il parere favorevole della Regione, che ha confermato il contributo economico. È comunque importante sottolineare che, per quanto il protocollo di intesa non sia ancora stato riattivato, non per questo il monitoraggio è stato interrotto.
L’amministrazione comunale, come il Partito Democratico chiede nel documento approvato nel Consiglio Comunale di ieri, deve impegnarsi affinché sia ufficialmente riattivato quanto prima e che, nell’occasione, venga specificata l’importanza di strumentazione sempre adeguata per le emissioni inquinanti maggiormente pertinenti al nostro territorio, relative, ad esempio, ad impianti di depurazione di reflui conciari e civili, al trattamento dei reflui su gomma e al trattamento dei rifiuti. Una presenza più capillare delle centraline mobili nelle zone conciarie, poi, deve essere fortemente richiesta, al pari del rilievo di emissioni maleodoranti che, pur non nocive per la salute, possono diventare motivo di disagio per tutti i cittadini".
Lorenzo Toni, capogruppo Partito Democratico
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