
Dalle giovanili della Fiorentina alla Nazionale, conquistata dopo un grande anno con la maglia viola numero 10 sulle spalle. E proprio di quel numero così importante, affidato dall'Italia a Thiago Motta, ha parlato Federico Bernardeschi: "E' un grande e merita di averlo iun azzurro" ha detto il 22enne di Carrara, dopo le tantissime polemiche nate sui social network.
L'obiettivo più importante resta comunque il torneo Europeo a cui Bernardeschi prenderà parte: "Se ha temuto De Rossi di non entrare nei 23 figurarsi il sottoscritto. Per fortuna ce l'ho fatta: andare all'Europeo è un sogno, un punto di partenza. Io però non mi accontento, voglio vincerlo".
Il bello però deve ancora venire. Cosa si sente di dire Bernardeschi a chi è più giovane di lui? "Il talento da solo non basta. Servono anche spirito di sacrificio e l'impegno ogni giorno a dare sempre tutto. Inoltre non bisogna mai perdersi, perchè ritrovare la strada è difficilissimo".
Di Carrara, come Bernardeschi, è originario anche capitan Buffon: "In città Gigi è un Dio per tutti e lo è anche per me. I suoi consigli sono preziosissimi". Così come le parole del padre: "Lui è sempre stato molto critico con me e questo mi ha portato a essere ancora più esigente. Non mi accontento mai". Adesso l'Italia può davvero sperare nella nascita di una nuova stella.
Sul ritorno in viola di Pantaleo Corvino: "Sono molto contento, gli faccio un 'in bocca al lupo'"
"Sono molto contento del ritorno in Fiorentina di Pantaleo Corvino, ci siamo sentiti in questi giorni, gli mando un grosso in bocca al lupo". Così Federico Bernardeschi ha commentato la scelta della Fiorentina di Pantaleo Corvino: "Mi ha fatto piacere il suo ritorno - ha ribadito il numero dieci Viola - staremo in contatto sempre d'ora in avanti"
Giorgio Galimberti
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