Speciale Elezioni 2016, quando il problema non è l'avversario ma il quorum

C'è anche l'isola di Capraia, comune a sé nella provincia di Livorno, tra le amministrazioni chiamate al rinnovo il 5 giugno 2016.

416 abitanti, 21 per km quadrato, popolano l'ex colonia penale del canale di Corsica. Nel 2011 i capraiesi votarono per il rinnovo assieme agli altri 1.343 comuni d'Italia. Prevalse Gaetano Guarente, attuale primo cittadino che governò anche dal 1997 al 2006. Nell'intervallo prima della rielezione governò Maurizio Della Rosa, titolare di un'agenzia turistica e noto nel web per un video in cui durante un'escursione in mare apparvero due balene. Della Rosa si ricandidò con la lista civica 'L'equipaggio per Capraia' ma fu sonoramente battuto con 187 voti a 119.

Dal '97 sono state liste civiche a susseguirsi nello scranno di via Vittorio Emanuele. Una particolarità: il predecessore di Guarente nel 1997 fu un socialista, Manlio Della Rosa.

L'andamento politico di Capraia rimane comunque peculiare. Alle elezioni regionali del 2015 in 48 votarono per Claudio Borghi della Lega Nord, primo rispetto al governatore Enrico Rossi, preferito da 40 votanti. L'anno prima per le europee il Pd prevalse con 80 voti, seguito da Forza Italia con 45 voti e dal Movimento 5 Stelle con 32.

I chiamati al voto sono 401. Una sola invece la lista: Gaetano Guarente. Non ci sono alternative. La sfida, prevista dalla legge italiana, è un'altra. Nei Comuni fino a 15mila abitanti in casi come questi è necessario il raggiungimento di due quorum: il numero dei votanti non deve risultare inferiore al 50% degli aventi diritto e la lista deve aver riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti. Così riporta l'articolo 71 del Testo unico sugli enti locali del 2000.

Se così non accadesse, l'elezione sarebbe nulla e ci sarebbe il commissariamento.

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