Mail al Governo per il restauro della Fontana dei Leoni. Sedici anni fa l'ultimo intervento all'opera del Pampaloni

La Fontana dei Leoni di piazza Farinata degli Uberti

Una mail per la fontana dei Leoni. Una segnalazione che arriva direttamente dal sindaco di Empoli Brenda Barnini all’indirizzo attivato dal Governo bellezza@governo.it.

Una lettera che fa seguito all'invito del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, affinché sia segnalato un bene culturale da recuperare. Un invio che può essere fatto da tutti i cittadini empolesi, e non, per sostenere un intervento che va a interessare uno dei simboli della Città di Empoli.

Fino alla mezzanotte di domani, martedì 31 maggio, è possibile inviare la mail per segnalare un luogo culturale: il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro in totale, che saranno distribuiti ai vari progetti presentati dopo la selezione di un’apposita commissione.

Obiettivo dunque riportare alla sua integrità, con un intervento di pulitura e restauro, uno dei ‘marchi’ di Empoli: la fontana di piazza Farinata degli Uberti. Un progetto per il quale il Comune ha chiesto un cofinanziamento attraverso la partecipazione a un bando per le erogazioni 2016 della Fondazione Cassa Risparmio di San Miniato.

Restaurare la Fontana delle Naiadi del Pampaloni significa ridare dignità a uno dei monumenti più conosciuti ed emblematici di Empoli.

L’ultimo intervento risale a 16 anni fa, ma molti problemi conservativi dei materiali dell’opera, il marmo apuano e la pietra arenaria grigia, sono tornati a manifestarsi. Particolarmente invasiva è la formazione di strati di calcare, di depositi di microflora, di strati di vegetazione.

Ecco perché l’amministrazione comunale sta cercando di far confluire il maggior numero di risorse verso il recupero della fontana.

L’opera fu ultimata, su progetto di Giuseppe Martelli, nel 1828 dallo scultore Luigi Pampaloni, per quanto riguarda la parte superiore, ovvero le ninfe Naiadi, e da Luigi e Ottavio Giovannozzi per le vasche e i leoni che la circondano. Questi ultimi sono quattro, accucciati ai piedi delle tre figure femminili raffiguranti appunto le Naiadi (Creneidi o Pegee) che, appoggiate a rocce, fanno da sostegno al piatto superiore della fontana da dove zampilla l'acqua che defluisce nell'ampia vasca sottostante. E, come noto, proprio quei quattro felini marmorei, negli anni, hanno portato gli empolesi a soprannominare quella piazza ‘dei Leoni’.

Il Comune di Empoli, dunque, propone alla cittadinanza e a tutti coloro che vogliano sostenere il progetto, di candidare, quale bene culturale da recuperare per la collettività la Fontana dei Leoni.

Per sostenere il progetto è sufficiente inviare un messaggio di posta elettronica, allegando la foto del monumento entro martedì 31 maggio all'indirizzo bellezza@governo.it con questo testo:

"Sostengo il progetto di recupero della Fontana dei Leoni, in Piazza Farinata degli Uberti, nel Comune di Empoli (Provincia di Firenze, Regione Toscana).

La Città di Empoli, crocevia tra Firenze, Pisa e Siena, si identifica nell'immaginario collettivo con la sua piazza principale, su cui si affacciano alcuni dei suoi più significativi monumenti: la Collegiata, Palazzo Pretorio e Palazzo Ghibellino. La piazza, intitolata al ghibellino Farina degli Uberti, fin dall’antichità fu luogo di incontri e di scambi e lì, sin dal 1817 la Comunità empolese si era impegnata a progettare ‘una pubblica fontana’ in marmo, in cui far defluire le acque limpide e fresche dei vicini colli.

L’’8 giugno 1830, per festeggiare il compimento dell’opera, la cittadinanza si radunò così numerosa, che come riferiscono le cronache contemporanee, la piazza non poté contenerla. Sostengo pertanto la candidatura del progetto di restauro affinché una delle testimonianza più significative dell’impegno civico degli empolesi rimanga modello di riferimento, collegamento tra passato e futuro tornando a essere luogo di aggregazione, incontro e scambio tra cittadini di ogni età”.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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