
Indagini concluse per la morte di Giovanni Conte, il 40enne che morì per arresto cardiaco nel campo da calcio di Ponte a Elsa la sera del 1° settembre 2015. La notizia è che solo una persona potrebbe essere portata a giudizio, mentre inizialmente erano due gli indagati per omicidio colposo, secondo quanto riporta il quotidiano 'La Nazione'.
In 8 mesi adesso tutto sembra pronto per arrivare a un processo. Giovanni Conte prese parte alla partita con degli amici senza avere conseguito una visita medica che accertasse la possibilità di giocare. Proprio in questo punto sono connesse le responsabilità penali della tragedia inaspettata. Ricordiamo che Conte, residente a Roffia, ha lasciato una moglie, due gemelli, il fratello e tantissimi amici che lo conoscevano.
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