Una copia del '500 del Decamerone in esposizione alla 'Marucelliana'

Il giorno 26 maggio alle ore 17 verrà presentata, in Biblioteca Marucelliana, una rara edizione del Cinquecento contenente Il Decamerone di Giovanni Boccaccio. La cinquecentina era stata vincolata, alcuni anni orsono, dal competente ufficio della Regione Lombardia mentre stava per essere esportata all'estero. La Direzione generale delle Biblioteche, dopo averla acquistata, l'ha assegnata, successivamente, alla Marucelliana dove andrà a fare compagnia alle circa ottomila edizioni del secolo XVI lì conservate.

L'edizione, stampata “nella inclita citta di Vinegia : appresso santo Moyse nelle case nuoue Iustiniane per Francesco di Alessandro Bindoni & Mapheo Pasyni compagni”, nel mese di marzo del 1529. è, a quanto si ricava dai repertori, di estrema rarità. In Italia se ne conosce, un solo altro esemplare conservato nella Biblioteca Marciana di Venezia. Estrema rarità che viene a integrare le edizioni possedute dalle biblioteche statali fiorentine. L''opera, stampata in formato tascabile, è anche un prezioso documento dell'attenzione rivolta agli scritti di Boccaccio all'inizio del secolo XVI. Questo senza voler affrontare il problema filologico dell'edizione medesima che si inserisce in un percorso che inizia già a Firenze con la prima edizione nel 1471 e che poi vedrà nel XVI secolo anche il comparire di edizioni riviste e “purgate”.

L'esemplare è comunque di assoluto valore, non solo per la rarità (come afferma un'annotazione manoscritta sulla carta di guardia iniziale che lo dice sconosciuto ad alcune fra le più importanti collezioni europee del XIX secolo) ma anche per l' elegante e ricercata legatura in marocchino rosso con fregi alle coperte, unghiature e tagli in oro firmata dal legatore Bozerian il giovane, discendente di una famiglia di grandi artigiani del libro, attivo a Parigi tra 1805 e 1818, ossia dal periodo dell'impero a poco dopo la fine del periodo napoleonico.

Dopo l'introduzione della direttrice Katia Bach, si succederanno gli interventi di

Stefano Zamponi, ordinario di paleografia latina presso l' Università di Firenze nonché presidente dell'Ente Nazionale Boccaccio; Piero Scapecchi, bibliotecario, specializzato in edizioni del XV e XVI secolo, Paolo Rondinelli,  collaboratore dell'Accademia della Crusca.

L'Ora Nona, di Certaldo, diretta da Carlo Romiti, rappresenterà “ Fiori d'Inverno” tratta dalla novella V della X giornata .

Nella saletta mostre della Biblioteca, a cura di Silvia Fusco e Annamaria Conti, è stata esposta una selezione di opere del Boccaccio. Sarà possibile ammirare la cinquecentina acquisita insieme con varie altre edizioni del Decamerone che si succedono cronologicamente, per lo più provenienti dal nucleo antico della Biblioteca raccolto da Francecso Marucelli. Nell'occacsione sarà possibile anche vedere il Mare Magnum , la prima bibliografia universale, aperta alla voce: Boccaccio. Sono esposte anche varie cinquecentine contenenti altre opere del Boccaccio meno note al grande pubblico. Una vetrina è dedicata ai commenti del Decamerone per le scuole di Case editrici fiorentine fra Ottocento e Novecento. Si possono vedere anche alcune stampe relative a Boccaccio conservate in Biblioteca fra le quali quella della locandina.

In questa occasione sarà possibile ammirare la Biblioteca, oggetto di lavori di straordinaria manutenzione, in quanto colpita dal nubifragio che vi si abbatté nei giorni 5 Agosto 2014, e 19 settembre 2014 soprattutto nel Salone danneggiando anche numerosi volumi, attualmente in restauro grazie all’aiuto del gabinetto del restauro della biblioteca nazionale di Firenze diretto dalla dott.ssa Gisella Guasti ed alla collaborazione che il Direttore Dott. Luca Berlingieri ci ha offerto. Con grande fatica l'istituto ha cercato di tener fede alla sua principale missione che oltre a quella di conservare una copia di ogni libro stampato a Firenze, è quella di tutelare e valorizzare il patrimonio antico posseduto, facendolo conoscere e creando nuove opportunità di studio per il pubblico. Obiettivo che diviene sempre più problematico essendo il personale scientifico ridotto a soli tre bibliotecarie a seguito di pensionamenti e della mobilità recentemente operata verso altri Istituti senza tener conto delle esigenze della biblioteca che non registrava alcun esubero essendo in sotto organico da diversi anni. Al fine di non interrompere l'opera di valorizzazione che negli ultimi 25 anni è sempre stata alla prioritaria attenzione dei direttori è stato costituito un comitato tecnico scientifico di specialisti del settore che conoscono bene la Marucelliana in quanto hanno prestato la loro opera presso questo Istituto sia in qualifità di Direttore che di Bibliotecario, al fine di coadiuvare la direzione in questa attività. Ma per quanto tempo ancora si potrà ricorrere al volontariato?

 

 

Fonte: Comune di Certaldo - Ufficio Stampa

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