Dobbiamo premere Stop e poi Rewind. Però qua, si tratta di riavvolgere il nastro di almeno 24 ore prima della notte dell' 8 settembre 1985. Notte che per tutti, fino a poco tempo fa, era quella del duplice omicidio dei due turisti francesi, Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili. E' una novità gigantesca che Paolo Cochi, nel suo libro, " Mostro di Firenze, al di là di ogni ragionevole dubbio", basa su elementi scientifici. Infatti, a supporto della tesi del documentarista romano ci sono le valutazioni di alcuni dei più importanti entomologi e medici legali, che hanno studiato le larve ritrovate sui corpi delle due vittime, la cui formazione "post mortem" è un indicatore per cui la data dell'omicidio degli Scopeti va portata indietro almeno di un giorno.
Non solo, Cochi porta altri elementi a sostegno della propria ricerca: uno dei teste chiave disse di aver incontrato Nadine nella giornata di domenica dopo averla riconosciuta sulle pagine di un quotidiano. Ma la vittima ai tempi dell'omicidio portava i capelli lunghi, mentre li aveva corti nella fototessera della sua carta d'identità pubblicata su tutti i giornali dell'epoca.
Una discrepanza che dimostrerebbe l'inaffidabilità della testimonianza. Inoltre la rigidità dei corpi non tornava con le poche ore che, si diceva, erano trascorse dal delitto. Tutto questo quindi, fa saltare, tra le varie ricostruzioni processuali, quelle risultate dalla testimonianza di Giancarlo Lotti che accusò se stesso e i cosiddetti "compagni di merende", Pietro Pacciani, Mario Vanni e Fernando Pucci. Ricordiamo invece che per la giustizia italiana, gli ultimi quattro duplici omicidi sono stati attribuiti proprio a Mario Vanni e Giancarlo Lotti.
Pietro Pacciani è morto in attesa di giudizio. I tre duplici omicidi che vanno dal 1974 al 1981 sono attualmente senza colpevole. Quindi, se premiano Stop e poi Rewind e riavvolgiamo il nastro di almeno 24 ore ci troviamo davanti ad un domino: tolta una tessera, crollano tutte le altre. Chissà se prima o poi riusciremo a far luce sulle troppe zone d'ombra che caratterizzano oramai da più di trent'anni il caso del Mostro di Firenze, Paolo Cochi sicuramente ci ha portato ad una verità storica diversa da quella giudiziaria.
Non ci resta quindi che leggere il suo libro che verrà presentato lunedì 30 maggio presso la libreria Nardini a Firenze alle ore 18, all'interno del complesso delle Murate, e sempre alla stessa ora, l'8 giugno a Scandicci alla libreria Centrolibro, dove sarà presente la criminologa Roberta Bruzzone che ha curato la prefazione del libro. Buona Lettura!
Giulia Meozzi
Tutte le notizie di GoBlog