Primo maggio con i profughi: Cgil e Fondazione I Care propongono un tavolo per la pace

Insieme ai rappresentanti istituzionali ed il segretario regionale della CGIL Paola Galgani, sono stati invitati a salire sul palco del primo maggio a Fucecchio, anche alcuni profughi provenienti dalla Costa d’Avorio, dal Mali e dalla Nigeria, a testimonianza come ha detto la Galgani, che il lavoro è lo strumento principale per la dignità, la promozione sociale, l’ampliamento dei diritti ed il progresso di un intero Paese. Come non ricordare, nel giorno della festa internazionale del lavoro, della crisi che sta sconvolgendo oggi l’intera umanità, delle migrazioni di popoli dall’Africa e dall’Asia verso l’Europa per sfuggire a guerre, violenze ed alla fame.

Questo non può lasciarci indifferenti e cinici, non possiamo trasformare il mediterraneo nella tomba di milioni di poveri cristi in cerca di un futuro migliore; l’Europa dei diritti, di una civiltà conquistata dopo innumerevoli guerre, rivoluzioni, lotte e sofferenze ma anche con il dibattito ed il confronto, non può costruire muri, fili spinati e campi di detenzione, finanziando Paesi mercenari di dubbia vocazione democratica per tenere lontani dal cosiddetto “mondo civilizzato” questa umanità in fuga. La soluzione non è semplice, soprattutto per la dimensione del problema, ma certo è che molte guerre le hanno provocate i paesi occidentali, cioè noi, per i propri interessi o maggiore potere sullo scacchiere internazionale. I valori, come il lavoro, sono tali solo se universali e devono valere per tutti, certamente insieme ai valori ci devono essere anche i doveri altrimenti non vi è giustizia.

Per sviluppare e confrontarci su questi temi, abbiamo ricostituito, insieme alle molte associazioni di volontariato un tavolo per la pace che cercherà di creare iniziative di approfondimento, discussione e di lavoro su questi temi.

 

Fondazione I Care - Fucecchio

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