
Il Consiglio Regionale approva la mozione M5S di assistenza dei cittadini assegnatari d’immobili colpiti dai fallimenti delle cooperative edili.
“Sono più di 300 le famiglie rimaste senza casa e senza fondi anticipati per costruirla nei soli casi, purtroppo noti, di Scandicci, San Miniato e Livorno. Grazie al voto di oggi la Toscana sensibilizzerà il governo circa l’urgente necessità di far applicare l’unica legge di tutela dei cittadini soci di cooperative edilizie, quando queste falliscono, ovvero il decreto n.122/2005. Le cooperative edilizie devono garantire con fidejussioni obbligatorie le loro operazioni immobiliari. Quando una legge c’è va applicata e vanno perseguiti per legge quanti si sottraggono ai suoi obblighi” dichiara Enrico Cantone, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Toscana Costiera e primo firmatario della mozione.
La nota dal Consiglio regionale
Sensibilizzare il Governo sulla necessità di dare maggiori tutele a chi acquista una casa in costruzione da cooperative edilizie. Questo l’impegno richiesto alla Giunta regionale nella mozione presentata in aula dal primo firmatario Enrico Cantone (M5S) e approvata a maggioranza con l’astensione del gruppo Lega Nord.
Il consigliere ha spiegato che la questione a livello regionale “interessa 77mila casi” e riguarda i fallimenti delle cooperative edilizie e le conseguenti difficoltà per gli assegnatari degli immobili. L’atto prende spunto da avvenimenti relativi al fallimento di tre cooperative che hanno costruito in zone diverse della Toscana: Uil Casa a Livorno, Primavera 90 a San Miniato e Cooperativa Unica a Scandicci.
Simone Bezzini ha espresso voto favorevole del Partito democratico “perché – ha detto i consigliere regionale – si tratta di un tema di rilievo, che si incontra in tante realtà territoriali. Diamo una maggiore attenzione alle norme che riguardano tutele ai cittadini”.
Fonte: Area Comunicazione M5S - Regione Toscana
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro