
Un uomo di settant'anni originario di San Miniato, in servizio all'Unep fino al 2014, deve risarcire il ministero della Giustizia: nel mirino delle somme non rimborsate a Poste italiane Spa nonostante l'effettuato pagamento dai privati per notifiche e spedizioni; i soldi, secondo la Corte dei Conti, sono spariti dalle casse del Tribunale di Pisa e la responsabilità è attribuita al funzionario Unep incaricato all'epoca. Il samminiatese, per diciannove anni all'ufficio notifiche, esecuzioni e protesti, è stato accusato di prendere i soldi dai privati e di non girarli a Poste Italiane, che così anticipava le somme e non aveva i rimborsi. Si parla di 437mila euro mancanti a livello di danno erariale e questi hanno portato all'inchiesta per peculato nei confronti del 70enne.
Stando a quanto riporta La Nazione i fatti sono venuti fuori dopo un'indagine dell'ispettorato generale del ministero della Giustizia nel tribunale di Pisa nel giugno del 2014, quando venne preso in esame il periodo dicembre 2008 - febbraio 2014. Secondo la Procura il funzionario Unep non solo non aveva provveduto a dare a Poste Italiane quanto spettava loro ma aveva pure intascato più del previsto: in molti casi infatti avrebbe richiesto una tariffa per raccomandata a un prezzo più alto rispetto alla tariffa in vigore all'epoca. La Corte dei Conti, respingendo ogni eccezione, ha pronunciato sentenza di condanna al pagamento di poco più di 437mila euro da aggiungere alle spese legali.
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