
Nello scandalo dei Panama Papers sono coinvolti anche esponenti dell'imprenditoria Toscana. Dai documenti usciti sull'Espresso ecco i nomi usciti fuori dagli archivi di una delle più importanti aziende mondiali di gestione di società off shore. Nella prima tranche erano presenti 7 toscani ai quali se ne aggiungono altrettanti nella lista pubblicata ieri sul settimanale.
Riccardo Alberani (Firenze), imprenditore del settore arredamento; Paolo Borghini (Massa Carrara), imprenditore del settore marmoreo; Gastone Lucchesi (Lucca), medico; David Dewar McMillan (Firenze), stilista e imprenditore; Henri Prosperi (Lucca), chef; Umberto Riveri (Lucca), imprenditore del settore marmoreo; Alessandro Taurini (Firenze), gioiellere.
Gli altri nomi dei toscani coinvolti nell'inchiesta Panama Papers.
L'approfondimento
Gastone Lucchesi è un medico ed ex sindaco 96enne. Fu primo cittadino di Gallicano, comune della Valle del Serchio, tra gli anni '60 e i '70. È presidente della Misericordia locale, fu membro del cda della Cassa di Risparmio di Lucca e socio della Fondazione legata all'istituto di credito.
Paolo Borghini è un imprenditore del settore marmoreo di Carrara. Nel 2015 la sua Marbo fu al centro di accertamenti fiscali da parte della guardia di finanza per la Marbo srl per sottofatturazione nella vendita di una partita di marmo calacata, uno dei più pregiati. È stato vicepresidente della locale Assoiazione industriali.
Henri Prosperi è uno chef stellato 45enne, titolare fino al 2012 di un ristorante di alta cucina a Viareggio. Ha origini italiane e lussemburghesi.
David Dewar Mcmillan è un imprenditore di moda e stilista. La sua azienda è situata a Scandicci.
Alessandro Taurini è un gioielliere, incisore e mosaicista. La sua azienda è situata a Scandicci.
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