Incidente in cava, scossi istituzioni e politica

A Carrara, nelle Cave di Colonnata, oggi è avvenuto un gravissimo incidente sul lavoro, con più lavoratori coinvolti. “Un'altra inaccettabile giornata. Gli incidenti sul lavoro non si fermano, c'è sempre più paura e preoccupazione tra i lavoratori, tutti dobbiamo domandarci come fare di più per combattere questa piaga. Esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari dei lavoratori coinvolti”, commenta il segretario generale della Cgil di Massa Carrara Paolo Gozzani.

Aggiunge Dalida Angelini (segretaria generale di Cgil Toscana): “In generale i numeri degli incidenti sul lavoro sembrano ormai quasi quelli di un bollettino di guerra, ogni giorno a Carrara i lavoratori escono la mattina per fare il loro mestiere nelle cave e si chiedono se torneranno a casa. Andare a lavoro non deve mettere a rischio la vita. Avevamo chiesto un tavolo permanente per trovare strumenti di controllo e prevenzione sul tema dei rischi alla sicurezza sul lavoro, oggi siamo a riproporlo alle istituzioni locali e regionali”.

"Quella di Carrara è un'altra durissima tragedia per il mondo del lavoro. Come Commissione d'inchiesta sugli infortuni del lavoro ci attiveremo per comprendere circostante e responsabilità. E' evidente, però, che occorre lavorare con sempre maggiore intensità per rimuovere alla radice le condizioni di insicurezza che ancora mettono a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori". Lo dice il senatore Daniele Borioli, capogruppo del Pd nella Commissione d'Inchiesta sugli infortuni sul lavoro.

Frana Apuane, Rossi in viaggio per Carrara: "Inaccettabile, faremo piena luce"

"E' con grande sofferenza e angoscia che ho appreso del terribile incidente in una grande cava di marmo a Carrara che ha drammaticamente coinvolto alcuni lavoratori. E' un incidente gravissimo e inaccettabile su cui è necessario fare piena luce e accertare eventuali carenze legate alla sicurezza. Il nostro pensiero va prima di tutto alle famiglie dei cavatori coinvolti, a cui esprimo a nome mio e di tutta la Toscana la nostra vicinanza e il nostro dolore. In questi anni, come Regione, ci siamo dati da fare per la prevenzione e la sicurezza, ma non basta. Dobbiamo impegnarci ancora di più. Così come devono farlo tutti gli organi preposti e le aziende del settore". A dirlo è il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che si sta recando a Carrara, sul luogo della tragedia.

Bugliani, Marras e Mazzeo (Pd): “Tornare con più forza sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”

«Di fronte a una tragedia come quella di Colonnata il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno innanzitutto alle famiglie e ai colleghi delle vittime. Sarà la magistratura ad accertare le dinamiche ed eventuali carenze circa gli adempimenti sulla sicurezza. Ma il gravissimo incidente di Carrara dimostra che occorre tornare ad agire con più decisione e forza su questo tema. Già nel 2015, in Toscana, abbiamo assistito a una crescita vertiginosa delle morti sul lavoro, che sono passate dai 76 decessi registrati nel 2014 a 109, con una variazione quindi del 43%.

In questo contesto, particolare attenzione merita il comparto estrattivo del marmo, storicamente incline a episodi drammatici simili a quelli accaduti oggi. La Regione Toscana, negli ultimi anni, ha accresciuto le azioni ed i finanziamenti diretti alla formazione per la prevenzione degli incidenti: l’ultimo bando è di pochi mesi fa e prevede un totale di finanziamenti di quasi 1,8 milioni di euro. Ma evidentemente non basta e occorre che tutti facciano la loro parte, perché le ragioni della sicurezza e della vita vengono prima di tutte le altre».

Così Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd (eletto a Massa Carrara), Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale e Antonio Mazzeo, consigliere regionale e presidente della commissione Costa, sui tragici fatti avvenuti questa mattina in una cava di Carrara. Bugliani, nel pomeriggio, si è recato sul luogo dell’incidente per verificare da vicino l’evolversi della situazione.

Filca: "Introdurre la patente a punti nel settore lapideo"

“Il nuovo, drammatico incidente che ha interessato una cava di marmo a Carrara è la conferma che la situazione sul fronte della sicurezza sul lavoro è diventata insostenibile. In quelle cave sono morti tre operai in pochi mesi, un bilancio che assegna al settore lapideo della provincia apuana il triste primato delle morti sul lavoro”. Lo hanno dichiarato il segretario della Filca-Cisl nazionale, Riccardo Gentile, e il segretario generale della Filca Toscana, Ottavio De Luca, commentando l’incidente di questo pomeriggio in una cava di Carrara. “Evidentemente – aggiungono - c’è un problema sicurezza che è necessario affrontare subito e drasticamente. Le istituzioni dovrebbero prendere in seria considerazione la nostra idea, lanciata pochi mesi fa, di introdurre nel settore lapideo una sorta di ‘Patente a punti’ per le imprese, simile a quella già proposta per l’edilizia. Lo scopo di questo strumento, nelle nostre intenzioni, è di premiare le realtà virtuose edi escludere dal mercato quelle nelle quali si verificano troppi infortuni”.

Poletti: "Fare di più per prevenire gli infortuni"

"Esprimo il mio cordoglio sincero e la mia vicinanza alle famiglie dei lavoratori vittime della frana che si è verificata oggi in una cava di marmo del bacino di Colonnata". Lo ha detto, a seguito dell'incidente sul lavoro verificatosi oggi sulle Alpi Apuane, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, sottolineando: "questa tragedia è un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l'impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nei settori ad elevata rischiosità come quello delle attività estrattive. Il lavoro deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla".

Pd Versilia: "Sgomento e cordoglio"

Esprimiamo sgomento per la gravissima tragedia avvenuta in cava sulle Apuane. Esprimiamo sentito cordoglio e vicinanza ai familiari dei lavoratori coinvolti. Chiediamo con forza che si faccia piena luce su quanto accaduto e che si accertino eventuali carenze in merito alla sicurezza. E' necessario lavorare con celerità per aumentare il livello di sicurezza dei lavoratori, in una sinergia che veda protagoniste le Istituzioni, le Aziende e tutti gli organi interessati.

Cantini (Uil Toscana): "Lavorare con celerità per la sicurezza dei lavoratori"

"Esprimiamo sgomento per la gravissima tragedia avvenuta in cava sulle Apuane. Esprimiamo sentito cordoglio e vicinanza ai familiari dei lavoratori coinvolti.Chiediamo con forza che si faccia piena luce su quanto accaduto e che si accertino eventuali carenze in merito alla sicurezza. E' necessario lavorare con celerità per aumentare il livello di sicurezza dei lavoratori, in una sinergia che veda protagoniste le Istituzioni, le Aziende e tutti gli organi interessati".

Bergamini (Fi); "Profonda sofferenza"

"Esprimo profonda sofferenza per il grave incidente verificatosi oggi in una cava di marmo di Carrara. Il mio pensiero personale va alle famiglie dei due cavatori rimasti coinvolti nella tragedia, a cui esprimo vicinanza nel dolore. L'auspicio è che gli organi competenti facciano presto luce sulle cause dell'accaduto, perché episodi del genere non si verifichino più". Lo afferma la responsabile nazionale Comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini.

Stella (Fi): "Dolore e sgomento"

"La vicenda verificatasi a Carrara ci riempie di dolore e ci lascia sgomenti. Da vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana esprimo tutta la mia vicinanza alle famiglie dei cavatori. Con l'auspicio che fatti così dolorosi su un luogo di lavoro non si verifichino più, e che si accertino celermente le cause dell'accaduto". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

Il sindaco Zubbani: "Non siamo in un Far West, ci sono le leggi"

"Non siamo in un far west: ci sono le leggi. Dobbiamo lavorare insieme per garantire la sicurezza dei cavatori e per aggiornare continuamente i metodi di lavorazione". Il sindaco di Carrara Angelo Zubbani commenta così la tragedia delle cave. Fino a tarda serata è rimasto alla cava Antonioli assieme al governatore Enrico Rossi, al presidente della Provincia Narciso Buffoni, al sindaco di Massa Alessandro Volpi. "Sono vicino a nome della città e personalmente - ha proseguito - alle famiglie dei cavatori attualmente dispersi ed al loro collega in ospedale. Siamo sotto choc e addolorati quando succedono queste tragedie sul lavoro. Ogni volta però non mi stanco di dire che non possiamo andare avanti così. Non possiamo più guardare il cielo e allargare le braccia con rassegnazione quando il monte miete delle vittime. Non possiamo far passare l'idea che la lavorazione al monte sia lasciata senza regole. C'è bisogno di un continuo aggiornamento delle regole, della formazione per permettere ai nostri cavatori di lavorare in sicurezza".

Fabbri: "Il 2 maggio se ne parlerà in commissione"

"Esprimo la più commossa vicinanza alle famiglie di Federico Benedetti e Roberto Ricci Antonioli e a tutta la comunità locale, così drammaticamente colpita dall'incidente di ieri. Come Commissione parlamentare d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro abbiamo, già nel mese di marzo, istituito un'indagine relativa alla sicurezza delle attività di cave, miniere e impianti estrattivi. La prima documentazione ricevuta dalla Prefettura, dalla Asl e dalla Direzione Provinciale del Lavoro sarà discussa in occasione della seduta di martedì 19 aprile, giorno di convocazione della nostra Commissione. Per la giornata del 2 maggio, invece, la Commissione sarà impegnata in un sopralluogo presso la cava Antonioli dove si è verificato il terribile incidente. Si deve infatti verificare, a fronte di una legge speciale che riguarda tutte le attività estrattive, quale mancanza si sia determinata sul fronte della sicurezza, non essendo più possibile considerare gli incidenti e i morti sul lavoro nelle cave come figli della casualità, anche alla luce della loro, purtroppo, ancora elevata frequenza". Lo afferma la senatrice Camilla Fabbri presidente della Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro.

Ferri: "Serve rispetto delle regole"

"Di fronte a drammi come questi penso sia necessario incrementare il lavoro di prevenzione (che deve essere sostanziale e non solo formale) e di rispetto delle regole di sicurezza, arrivando al ritiro della concessione per chi non rispetta la sicurezza del lavoro in cava". Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri parlando dei morti nella cava di marmo a Carrara dopo che stamani si è recato sul posto della tragedia. "Queste vite distrutte, e con loro quella delle famiglie, allargano una ferita che non accenna a rimarginarsi, sono infatti già nove i morti in cava negli ultimi dieci anni, senza contare il drammatico numero di infortuni che riguardano questo settore: un ferito ogni due giorni per i lavoratori del settore, che sono oltre 1800 solo nella provincia di Massa", ha ricordato Ferri. "Penso sia quindi necessario aumentare la severità poiché sulle vite umane non è possibile una negoziazione: le regole ci sono, vanno fatte rispettare, cercando di non andare mai oltre quelle che sono le possibilità e le disponibilità della natura, che come risposta ad eccessive sollecitazioni può ribellarsi", ha aggiunto il sottosegretario.

Furlan: "Basta morire sui luoghi di lavoro"

"Cordoglio per gli operai morti a Carrara e vicinanza alle famiglie. Non si può morire di lavoro. Occorrono più controlli e prevenzione". E' quanto scrive sul suo profilo twitter la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, in merito alla tragedia del lavoro in una cava di marmo di Carrara.

Cisl Carrara: "Cinque morti in otto mesi"

“Le cave di marmo, a partire da quelle di Carrara che sono le più numerose, sono una enclave dove è difficile entrare, facendo chiarezza, da parte di tutti;  dove la sicurezza, come la regolarità contabile e finanziaria oggetto di ripetute attivita di indagine della Magistratura, faticano anch'esse ad entrare. Qui guadagnano in pochi, si muore come in nessun altro distretto in Italia e subiamo la beffa di vedere i monti che calano con una velocità strabiliante.”

E’ la amara constatazione  del segretario Cisl Toscana Nord Andrea Figaia nel giorno dello sciopero e del lutto per i due morti di ieri nella cava di Colonnata.

“Siamo a cinque morti nel marmo negli ultimi otto mesi – dice Figaia -. La Regione Toscana aveva fatto una legge non perfetta ma con almeno due punti importanti: il superamento dei ‘beni estimati’, ovvero il ritorno alla comunità degli agri marmiferi finora ritenuti un bene privato e l’impegno a lavorare in loco il marmo a fronte della concessione estrattiva. Con il ricorso del Governo alla Corte costituzionale tutto si è bloccato e siamo finiti in un limbo in cui le nuove regole non ci sono e le vecchie sono ormai superate ( alcune sono state redate in epoca estense ). I  padroni delle cave si trovano in una situazione particolarmente propizia per scavare quanto vogliono, con il marmo che viene caricato sulle navi a getto continuo e se ne va nel mondo, senza lasciare sul territorio né lavoro né benessere per la comunità, ma solo lutti. Perché in questo contesto da far west la vita degli operai non riesce a competere con il capitale.”

“Ai primi di gennaio  -conclude Figaia - è venuto qui anche il Governatore Rossi, ci ha incontrati e ha annunciato l'inizio di un percorso serrato con le parti sociali, peraltro concetto riesposto anche ieri  'a caldo in cava',  per  entrare nel merito di questi problemi. Sono passati tre mesi, nulla si è fatto, ma ci sono altri due morti.”

La solidarietà della Fillea Cgil e delle Rsu del settore lapideo senese

L’organizzazione sindacale dei lavoratori edili FILLEA CGIL di Siena, insieme a tutti i lavoratori e le RSU CGIL del settore lapideo, esprimono la loro vicinanza alle famiglie coinvolte nel tragico incidente sul lavoro che è accaduto ieri a Carrara.
La solidarietà va anche a tutte le maestranze e i sindacati che si trovano ancora una volta davanti ad un dramma annunciato.
Non è accettabile che ogni giorno i lavoratori escano la mattina per fare il loro mestiere nelle cave e non sappiano se torneranno a casa sani e salvi.
Occorre fare di più per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro: servono più prevenzione, più controlli, più sanzioni per le imprese che non rispettano le norme e le procedure.

Barbagallo: "Non posporre la sicurezza al profitto"

"La Uil si stringe al fianco dei familiari degli operai morti sul lavoro a Carrara. Purtroppo, nei momenti di crisi aumentano gli incidenti mortali sul lavoro. Non bisogna mai abbassare la guardia: non si può accettare che la sicurezza venga posposta al profitto". Così, il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, a margine del congresso nazionale socialista in corso a Salerno. "Le tragedie personali e i danni sociali che ne derivano non hanno paragone rispetto ai vantaggi economici di scelte iperliberiste. Occorrono più prevenzione, più controlli, più ispezioni", ha aggiunto.

Fonte: CGIL Toscana

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