Gdf in Provincia, acquisiti gli atti del Parco scientifico e tecnologico

Questa mattina su richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Prato, la Guardia di Finanza ha richiesto atti relativi al Centro Ricerche ed Alta Formazione Srl (Creaf). Gli uffici della Provincia di Prato e del Comune di Prato si sono messi a disposizione per fornire tutta la documentazione sulla società. Al centro del controllo l’erogazione, nel corso degli anni, di finanziamenti e contributi per circa 20milioni di euro ad una società che, pur costituitasi nel 2005, non ha ancora avviato la propria attività.

“E’ bene che venga fatta chiarezza in maniera approfondita sulla gestione della società negli ultimi undici anni e da parte della Provincia di Prato e dei Comuni soci (oltre a Prato, anche Montemurlo, Poggio a Caiano, Carmignano, Vaiano, Vernio e Cantagallo) c’è la massima disponibilità per aiutare la procura in questo lavoro – spiega Matteo Biffoni, presidente della Provincia e sindaco di Prato - E’ oggettivamente inaccettabile che dopo 15 anni il Creaf sia ancora chiuso e lo abbiamo detto più volte. Infatti, stiamo cercando da un anno e mezzo, nonostante il bilancio in forte difficoltà che Creaf srl già registrava, di aprire finalmente il centro e molte realtà si sono dimostrate interessate. L’alternativa, ovvero chiudere la società, costerebbe 20 milioni di soldi pubblici. Intanto è giusto che la Guardia di Finanza faccia tutti i controlli che riterrà doverosi. Gli enti interessati sono a disposizione con la massima trasparenza”.

 

Fonte: Comune di Prato - Ufficio Stampa

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